Firenze e provincia: almeno il 5,8% delle donne ha subito uno stupro
Checcucci (AN) e Giocoli (FI): Aboliamo l'otto marzo e combattiamo l'incremento delle violenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 marzo 2007 19:27
Firenze e provincia: almeno il 5,8% delle donne ha subito uno stupro<BR>Checcucci (AN) e Giocoli (FI): <I>Aboliamo l'otto marzo e combattiamo l'incremento delle violenze</I>

Firenze, 23 Marzo 2007- A Firenze e provincia almeno il 5,8% delle donne di età compresa tra i 16 ei 60 anni ha subito uno stupro nel corso della vita. Come nel recente caso della brutale violenza alle Cascine, in cui lo stupro è andato avanti a più riprese, insieme alle botte.
"Il preoccupante incremento esponenziale delle violenze sessuali a danno delle donne che rende la Toscana seconda in Italia solo dopo l'Emilia Romagna deve far riflettere ed indurre la «il mondo politico» ad intervenire.

Ricordiamo che, secondo la ricerca di Artemisia, solo nella città di Firenze, nel 2006, ci sono stati oltre 7500 stupri. Non possiamo e non vogliamo accettare che nella nostra regione e nella nostra città vi siano tali primati". È quanto hanno dichiarato le consigliere comunali Gaia Checcucci di Alleanza Nazionale e Bianca Maria Giocoli di Forza Italia, commentando la ricerca sulla violenza sulle donne realizzata dall'associazione Artemisia, che ha elaborato i dati dell'ISTAT. La ricerca è stata condotta su un campione nazionale di 25.000 donne, dai 16 ai 70 anni, intervistate telefonicamente nel corso del 2006.

"Pur rendendosi conto che la soluzione passa attraverso un complesso di azioni e provvedimenti articolato, una prima iniziativa da assumere, come prima risposta a questo problema, potrebbe essere la creazione di un nucleo speciale della Polizia Municipale che si occupi di monitorare con particolare attenzione le zone più a rischio, perché più buie, più strutturalmente predisposte, ad esempio le Cascine - hanno proseguito Checcucci e Giocoli -. Inoltre, occorre la creazione di un numero verde speciale da contattare in tempo reale.

Sulla nostra rete civica ci sono ben evidenziati il numero verde antitruffa e il numero contro la tratta degli esseri umani, ma non c'è niente espressamente riferito alla violenza sulle donne. Analogamente, anche nella parte dedicata alla Polizia Municipale, ufficio città sicura, non è previsto alcuna sezione dedicata a questo. Il Progetto Donna, così come è stato istituito, è troppo nascosto e difficilmente consultabile per chi non sa delle sua esistenza. Crediamo che occorra provvedere subito in tal senso, evidenziando bene un numero verde da contattare e contestualmente creare un nucleo di Polizia Municipale apposito, all'interno dell'ufficio città sicura, che presidi il territorio dando un segnale forte alla città".

"Chiediamo inoltre che l'assessorato competente lanci una grande campagna di sensibilizzazione adottando tutti i canali utili per farlo e che le consigliere si mettano a disposizione per promuovere di concerto con l'Amministrazione Comunale, questa campagna, così come è stato fatto per la campagna sulla sicurezza stradale, affinché passi il messaggio che l'otto marzo viene una volta l'anno ma la lotta alla violenza deve occupare gli altri 364 giorni - hanno concluso le due consigliere del centro destra -.

Per questo presenteremo un'apposita mozione coinvolgendo in primo luogo le colleghe consigliere".

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