Firenze- Il porto di Viareggio, classificato come porto di seconda categoria con le funzioni commerciali, industriali, di servizio passeggeri, pesca professionale, turistica e da diporto, aveva bisogno di norme moderne. “Il nuovo piano regolatore -ha detto Erasmo D’Angelis (Margherita), presidente della commissione Territorio e Ambiente- ha l’obiettivo di riqualificare un’area strategica per lo sviluppo della città e delle economie della costa toscana”. D’Angelis ha ricordato che la produzione di imbarcazioni da diporto è il fiore all’occhiello dell’industria viareggina a livello internazionale.
“In questa zona –continua- non sono presenti solo il più importante cantiere nel mondo di produzione di yacht a vela di oltre 150 piedi e il primo cantiere europeo per la produzione di imbarcazioni a motore, ma si realizza il 20% della produzione mondiale di navi da diporto superiori a 24 metri”. A conclusione delle operazioni il nuovo porto potrà ospitare 1.500 imbarcazioni in più e avrà un nuovo approdo turistico in uno specchio d’acqua di 25.000 metri quadrati che ospiterà 520 natanti.
Giovanni Ardelio Pellegrinotti (DS) si è soffermato sull’iter lungo e pesante di questo progetto, iniziato nel 2000, adottato dal Consiglio comunale di Viareggio nel 2006, rimasto fermo al ministero dell’Ambiente per due anni e dieci mesi. Pellegrinotti ha, poi, evidenziato alcuni punti fondamentali del piano come la razionalizzazione delle aree e delle loro funzioni, con attenzione alla questione dei fondali; la creazione di un nuovo mercato ittico che salvaguarda le esigenze della pesca, lasciando spazio alla cantieristica; la realizzazione di un bacino integrato per il turismo nautico con il raddoppio delle possibilità di ormeggio.
“L’intera filiera della nautica da diporto viareggina –ha concluso- è composta da 1.060 aziende con un totale di 5.380 dipendenti; di queste aziende 43 sono veri e propri cantieri con un’occupazione di 779 unità”.
Giudizio critico al piano regolatore da AN. “Doveva essere allegato al piano regolatore –ha affermato Roberto Benedetti (AN)- anche un piano che intervenisse per risolvere l’annoso problema dell’insabbiamento all’imboccatura del porto”. Benedetti ha poi evidenziato un altro aspetto che riguarda la pesca con lo spostamento del mercato ittico e del suo progressivo ridimensionamento, “ignorando –ha detto- che l’attuale mercato era un luogo dove commercializzare il pesce, ma anche un’attrattiva per i turisti”.
Infine, il problema della viabilità e dei posteggi. “Era necessario –ha concluso- annettere un piano di viabilità efficace che offrisse soluzioni adeguate e aumentasse il numero di posti auto”.
Critiche anche dal consigliere Luca Paolo Titoni (UDC) che ha espresso il voto contrario dell’UDC per diversi motivi, “ad esempio –ha detto- sul lato ovest saranno costruiti dei capannoni che hanno un grave impatto ambientale; non c’è un piano di viabilità per regolare il flusso del traffico e manca la realizzazione di parcheggi; inoltre, non ci convince l’impiantistica a corredo e il nuovo mercato ittico è di dimensioni troppo ridotte”.
Marco Montemagni (Comunisti Italiani) ha evidenziato come l’approvazione del piano regolatore che prevede investimenti per oltre 30 milioni di euro sia un atto importante non solo per Viareggio e la Versilia, ma per tutta la Toscana nell’ambito delle politiche del mare. “Sono state affrontate –ha detto- anche le questioni legate all’insabbiamento, sono previsti 3 milioni di euro per intervenire sulla barra sabbiosa”.
Montemagni ha ricordato alcuni dati “si parla –ha detto- di un aumento del 250% delle commesse e di un incremento del 10% annuo del fatturato e sicuramente di un maggior afflusso di turisti.
Inoltre, ricordo che Viareggio vanta la produzione del 40% di megayacht italiani”
“In passato le amministrazioni di sinistra avevano puntato sulla grande cantieristica navale, ottenendo solo fallimenti – ha detto Maurizio Dinelli (FI) – Invece le vere opportunità per Viareggio arrivano dalla cantieristica da diporto”. Per Dinelli, non sono sufficienti questi passi in avanti, ma è necessario risolvere al più presto il problema della viabilità: “invito i consiglieri a recarsi a Viareggio, manca la viabilità”.
“I centri di sviluppo nascono dove ci sono già le strade, non succede il contrario – ha aggiunto – Così non è possibile consentire lo sviluppo del porto”.
“Si tratta di un atto molto importante per la Toscana, che sta puntando anche sul sistema dei porti per rilanciare la sua economia”, ha dichiarato Monica Sgherri (Prc). “Il settore della nautica di lusso è molto importante per Viareggio, con ricadute positive che arrivano anche nella provincia di Pisa, con la produzione degli interni delle barche”.
Per la Sgherri, ci sono comunque alcune perplessità che riguardano la questione dell’insabbiamento del porto e soprattutto il problema della viabilità. “Non ha senso poi spostare il mercato ittico di Viareggio lontano dalla città e all’interno di uno spazio molto limitato”.
“Ci sono aspetti positivi ma complessivamente il piano arriva troppo in ritardo”, ha detto Giuseppe Del Carlo (Udc). “Di un problema come l’insabbiamento si parla da anni, e si è andati avanti con interventi limitati e non risolutori”.
Per il consigliere, altra questione negativa è la mancanza di parcheggi, che si aggiunge al problema della viabilità.
“Il Comune di Viareggio ha portato a termine un lavoro importante che ha richiesto un grande impegno – ha detto l’assessore regionale al Bilancio Giuseppe Bertolucci – E’ stata compiuta un’opera di armonizzazione che rende il porto ancora più vicino alla città, che fonda il suo sviluppo sulle attività portuali, sul turismo nautico e balneare”. Per l’assessore, il piano è una risposta adeguata al futuro, all’altezza delle potenzialità che sta esprimendo il settore della cantieristica nautica.
“Il mare è una risorsa molto importante per la Toscana che può offrire grandi vantaggi e un miglioramento delle condizioni economiche e sociali”. Il provvedimento è stato approvato a maggioranza, con il voto contrario del centro-destra e l’astensione del Prc.