Presentata oggi alla stampa a Roma, al Foro Italico, la stagione agonistica nazionale ed internazionale 2007 della Federazione. Scattano domenica, a centoundici anni dal primo, per concludersi domenica 30 settembre, i Campionati Italiani open 2007. Al nastro 13 formazioni di A (l’alessandrina Cremolino, le astigiane Callianetto, Campione d’Italia e d’Europa in carica e Montechiaro; la bergamasca Filago; le mantovane Castellaro, Cavrianese, Medole, Solferino; la trentina Mezzolombardo; le veronesi Bardolino, Cavaion, Fumane e Sommacampagna) e 24 di B.
In serie A, le prime otto squadre classificate alla fine del girone di ritorno disputeranno i play-off, con incontri di andata e ritorno in due fasi; le due squadre vincitrici di queste disputeranno incontri di andata e ritorno per l’assegnazione dello scudetto. Gli incontri dei play off avranno inizio il 26 agosto e si concluderanno con l’assegnazione del titolo italiano il 30 settembre. Retrocederanno in serie B 3 squadre: direttamente, alla fine del girone di ritorno (domenica 29 luglio), quella classificata al tredicesimo posto; le restanti quattro squadre classificate al nono, decimo, undicesimo e dodicesimo posto, disputeranno dal 26 agosto i play-out con incontri di andata e ritorno ad eliminazione; le due ultime classificate retrocederanno in serie B. Il campionato di B è articolato su due gironi di qualificazione, con partite di andata e ritorno.
I gironi sono così composti: - il primo con 12 squadre: di Brescia (Borgosatollo), Trento (Mezzolombardo, Vigor Nave San Rocco, Sabbionara, Segno, Libertas Ton, Tuenno), Treviso (Stella Alpina Colbertaldo) e Verona (Arbizzano, Capitel Caluri, Consolini, Costernano, Negrar); - il secondo con 12 squadre: di Asti (Callianetto, Montechiaro, Settime), Bergamo (Bonate Sopra, Team Pagani), Mantova (Castiglione, Ceresara, Goitese, Malavicina, Sacca), Verona (San Floriano, San Vito Bussolengo). Le prime otto squadre classificate per ogni girone, alla fine del girone di ritorno (domenica 29 luglio) disputeranno i play-off con incontri di andata e ritorno ad eliminazione, con inizio il 26 agosto e conclusione il 15 ottobre. Le due squadre vincitrici saranno promosse in serie A e disputeranno incontri di andata e ritorno per l’assegnazione del titolo italiano. Le ultime quattro squadre classificate per ogni girone, alla fine del girone di ritorno, disputeranno i play-out con incontri di andata e ritorno ad eliminazione, per identificare le cinque squadre che retrocederanno in serie C. Conclusa la regular season, prosegue l’impegno internazionale della Federazione – Presidente della Fédération Internationale de Balle au Tambourin è Emilio Crosato, Presidente della FIPT - iniziato nello scorso mese di febbraio ad Oristano dove, con pieno successo, si sono svolti, dal 16 al 20, tre eventi di rango internazionale: l’incontro femminile indoor, a livello di nazionali maggiori, tra Italia e Catalogna, vinto dalle azzurre 13-7, una riunione della Fédération Internationale de Balle au Tambourin ed uno stage di quadri tecnici scolastici, al quale hanno preso parte tecnici di dieci Paesi europei ed extraeuropei; alla cerimonia di apertura degli appuntamenti oristanesi ha presenziato, tra gli altri, il Sottosegretario del Ministero delle Politiche Giovanili e dello Sport, Sen.
Elidio De Paoli. Ancora a Febbraio è da ricordare, tenuto da tecnici italiani (a livello internazionale la FIPT è impegnata, a fianco della FIBT, nella delicata opera di promozione) e concluso da pochi giorni, uno stage tecnico svolto a Cuba – area strategica per la promozione del Tamburello nel teatro caraibico; a Cuba lo scorso anno è stata costituita la Federazione Cubana di Pelota con Pandereta - a seguito del protocollo INDER-FIBT. Il 10 e 11 marzo – sabato e domenica prossimi - è in calendario la finale della Coppa Europa indoor, che vedrà in campo, con squadre di dieci Paesi, le nostre GST Ragusa ed A.T.
Ovada, campioni italiane in carica, lo scorso anno seconde classificate nella finale di Mèze, in Francia; saranno loro a difendere i colori italiani, tentando di riportare in Italia la prestigiosa Coppa, ora nelle mani delle formazioni maschile e femminile della francese Poussan. A luglio ed agosto due appuntamenti open: il primo, in Francia, con la finale della Coppa Europa - campioni in carica le formazioni maschile e femminile del Callianetto - il 30 giugno e 1 luglio; il secondo, in Italia (la località è da definire), il 4 e 5 agosto per i tradizionali incontri amichevoli con la Francia, che vedranno schierate otto formazioni azzurre, maschili e femminili (nazionali A e B, under 16 e under 16). La stagione internazionale si concluderà a dicembre, con un eccezionale avvenimento agonistico (la località è in via di definizione), il I Campionato del Mondo di Tamburello indoor; la realizzazione della manifestazione è legata alla certezza di poter fare affidamento su importanti contributi sia pubblici (un particolare intervento è stato richiesto al Ministero dello Sport) che privati.
Il cuore dell’estate è anche dedicato ai tradizionali ed importanti avvenimenti agonistici: dal 10 al 15 agosto, a Cavriana (Mantova) le finali della XXVIII Coppa Italia-Memorial Walter Toschi, che come lo scorso anno prevede una sessione riservata alla serie B; il 19, a Sabbionara (Trento) la III edizione della Supercoppa femminile, in campo Callianetto e la bergamasca San Paolo d’Argon. Concluso il campionato di A, il 7 ottobre (la località di svolgimento è in via di definizione) la Supercoppa maschile, tutta astigiana, tra Callianetto e Montechiaro (avendo il Callianetto vinto campionato e Coppa, il diritto alla partecipazione alla Supercoppa va alla seconda classificata in campionato, il Montechiaro).
Conto alla rovescia anche per il campionato italiano open femminile (scudetto 2006 alla astigiana U. S. Callianetto), quest’anno alla XXVI edizione. Nell’indoor (sipario per la A il 20 maggio) sono già in corso, scattati l’8 dicembre, i campionati italiani. Anche nel 2007 una importante ricorrenza per la Federazione, che lo scorso anno ha festeggiato l’ottantesimo della sua costituzione: ricorre infatti l’ottantennale del suo riconoscimento a Federazione effettiva da parte del CONI, avvenuto il 28 marzo 1927; il CONI infatti apprezza allora a tal punto il nuovo organismo, che non solo lo riconosce, ma decide di incorporargli la Federazione del Pallone, costituita nel frattempo a Torino; fatti successivi, di ordine politico e razziale, determinarono, nel ventennio, l’inquadramento della federtamburello in seno al Dopolavoro (le Olimpiadi di Amsterdam del 1928 ne furono indirettamente la causa; la spedizione italiana tornata dall’Olanda con sette medaglie d’oro, cinque d’argento e sette di bronzo, delude Mussolini che, al ritorno da Amsterdam, sostituisce il presidente del CONI Ferretti con il commissario Augusto Turati, Segretario del partito fascista; questi stralcia dall’elenco degli sport organizzati in federazioni “riunite nel CONI” quelli che “dovevano tendere non tanto alla creazione del campione per schierarlo nelle competizioni internazionali, bensì a contribuire al miglioramento etico e morale della razza”.
Tra queste anche la FIPT, che dal 1° gennaio 1929 si trova inserita nell’Opera Nazionale Dopolavoro. Da questo nell’ENAL, l’ente di Stato per il Tempo Libero e poi, dal 1979 nel CONI prima come Disciplina Associata alla federtennis e poi come Disciplina Sportiva Associata. La FIPT, possedendone tutti i requisiti, ha riproposto ancora una volta lo scorso anno domanda di riconoscimento a Federazione Sportiva Nazionale). In sintesi un’attività varia ed intensa, svolta in 19 Regioni (manca la Valle d’Aosta) e 94 province: nell’open, oltre alle serie A, B, C, D, quattro categorie giovanili maschili e femminili, con quelle Amatori e Veterani; nell’indoor, dai giovanili alla massima divisione; nel tambeach, che trova seguito su molte spiagge del nostro Paese, svolgendo anche una interessante attività internazionale.
Poi ancora Tornei e Coppe ed una incisiva attività promozionale, nel cui ambito acquistano particolare significato i Giochi Sportivi Studenteschi, grande scommessa che si rinnova di anno in anno; manifestazione nel cui valore promozionale la Federazione crede, al punto di aver sostenuto due anni fa, con gravissimi sacrifici, con il proprio bilancio, gli oneri di quelle finali nazionali che avrebbero dovuto invece essere a carico del CONI. Manifestazione, i Giochi, nella quale il tamburello ha il diritto – riaffermato anche quest’anno, ma che in un paradosso di situazioni stenta ad essere riconosciuto: la storia di questa manifestazione è, in tal senso, ricca di corsi e ricorsi - a svolgere, alla pari di discipline che di tale diritto godono pur avendo minore adesioni da parte delle scuole, tutto il percorso fino alle finali nazionali. Lo svolgimento di tali finali, con oneri a carico del CONI e del MPI, è stato già richiesto dalla Federazione – interessando anche in sede politica i Ministeri della Pubblica Istruzione dello Sport - che al momento vede per la terza volta escluso il Tamburello senza alcuna valida motivazione dalla logica e naturale conclusione: richiesta non certo priva di fondamento in quanto il tamburello è tra i giochi di squadra più rappresentati a livello scolastico e disciplina uno sport che affonda le proprie radici nella storia più antica dello Sport italiano; è quindi anche uno Sport tradizionale ed in tutti i Paesi del mondo questi Sport godono di un trattamento privilegiato proprio perché sono testimonianza viva della cultura e della identità sportiva del proprio Paese. La Federazione ha inoltre in itinere la pratica di riconoscimento da parte dell’ISF (la federazione internazionale dello sport scolastico), sul quale il MPI, già quattro anni fa, si è espresso positivamente. A proposito della scuola e dei Giochi Sportivi Studenteschi il Presidente Crosato ha detto che “uno sport come il nostro, per riuscire a crescere ha bisogno di proporsi; in passato, siamo riusciti, dopo una lotta decennale, a superare - vincendo difficoltà incredibili in un periodo di oscurantismo, nel quale la proposta di sport era stata discriminata nel mondo della scuola - con la nostra azione le barriere che erano di fronte a noi: siamo riusciti così ad aprire lo sport nella scuola, con gli stessi diritti, a tutte le discipline.
Ora il cerchio si è nuovamente ristretto e si sta ritornando ad una pericolosa forma di discrezionalità, che porta a discriminare, nella stessa manifestazione – con effetti diseducativi, trattandosi di giovanissimi studenti - i praticanti delle diverse discipline che si trovano ad affrontare percorsi differenti a seconda della disciplina praticata. Si pensi che per giustificare l percorso privilegiato di alcune di queste rispetto a tutte le altre, si è richiamata una inesistente attività internazionale nella scuola secondaria di primo grado! Inoltre viene indicata come elemento di valutazione la consistenza delle adesioni di alcune discipline rispetto alle altre, ma di tutte non si riesce a conoscere i dati analitici sul territorio.
La responsabilità rimbalza tra MPI e CONI ed intanto a farne le spese sono i ragazzi, la possibilità di crescita delle singole discipline sportive e della cultura sportiva”. Crosato ha richiamato con forza l’attenzione su altri aspetti ed innanzitutto sul fatto che “esiste una profonda divaricazione nella consistenza dei contributi CONI tra Federazioni Sportive Nazionali e Discipline Sportive Associate, malgrado la Legge e lo Statuto del CONI equiparino queste ultime – che rappresentano nel loro insieme il 6-7% del movimento sportivo nazionale - alle prime.
Sul piano istituzionale, obiettivo primario della Federazione rimane il riconoscimento a Federazione Sportiva Nazionale da parte del CONI, status che le consentirebbe di rappresentare direttamente in seno al Consiglio Nazionale del CONI la propria organizzazione ed i propri tesserati.