La Fondazione annuncia il programma 2007 – 2009: sette grandi mostre, ma anche molta cultura dei nostri giorni. Tre progetti diversi per ognuno degli spazi pubblici dell’edificio (Piano nobile, Strozzina, Cortile), attenzione particolare ai giovani e agli standard internazionali.
Il Presidente della Fondazione Palazzo Strozzi Lorenzo Bini Smaghi e il Direttore Generale James Bradburne hanno presentato oggi a Firenze il primo programma triennale (2007 – 2009) destinato a trasformare l’omonimo cinquecentesco edificio, situato nel cuore della città, in un moderno cantiere della cultura, gestito con standard europei e una Governance innovativa, con la collaborazione di enti pubblici, capitale privato e grandi istituzioni internazionali.
È il più importante progetto del genere mai attuato in Italia.
Palazzo Strozzi avrà tre spazi, per le grandi mostre (sette in questo primo triennio) e le arti contemporanee; ospiterà conferenze, concerti e sarà aperto ai giovani. Sarà inoltre dotato di servizi funzionali, di bar/ristorante, di una libreria (apertura ipotizzata in autunno) e di una mostra permanente sulla storia stessa dell’edificio.Tutto ciò con un’enfasi particolare sulla contemporaneità in termini di approccio ai contenuti. Ovvero:“Contemporaneo non è ciò che si fa, ma come si fa”.
Il budget previsto garantirà l’equilibrio della gestione e l’autonomia finanziaria.
Il bilancio annuo è stimato intorno ai 7 milioni all’anno, con il contributo degli enti pubblici, della neonata Associazione Partners di Palazzo Strozzi (costituita dai gruppi Ferragamo, Fingen, Gucci, Ppr, Intesa Sanpaolo, Boston Consulting, Banca Toscana, Eni, Nuovo Pignone), e di sponsor.
Alle grandi mostre è riservato il piano nobile, dove si stanno concludendo importanti ammodernamenti. Debutto dal 2 marzo al 29 luglio con Cézanne a Firenze (promossa e prodotta dall’Ente Cassa di Risparmio).
Poi, da ottobre, La moda che cambia la moda, in collaborazione con il Los Angeles County Museum of Art, dedicata ai rivoluzionari stilisti degli ultimi vent’anni.
Tre gli appuntamenti del 2008: in primavera Impero Celeste sull’arte cinese antica, in estate Dipingere la luce (60 capolavori per raccontare tecniche e segreti dei maestri dell’Impressionismo), in autunno Donne al potere, dedicata alle due fiorentine regine di Francia, Caterina e Maria de’ Medici, e ai famosi arazzi creati in loro onore.
Nel 2009, anno di Galileo, la grande mostra storico-scientifica Macrocosmo (la rappresentazione dell’Universo dagli antichi all’invenzione del cannocchiale) coprirà primavera ed estate. In autunno Dolci Inganni, ovvero l’arte del trompe l’oeil.
Entro dicembre debutterà anche il programma della Strozzina (nelle vaste cantine restaurate), che sarà riservata alla contemporaneità: arti digitali, fotografia, architettura, design. Il Cortile, dove insieme alla nuova biglietteria troveranno posto bar/caffetteria, libreria e mostra permanente, sarà invece trasformato in piazza-galleria, teatro di concerti e performance, con i tre affacci su via Tornabuoni, via Strozzi e piazza Strozzi sempre aperti.
L’obiettivo generale è incoraggiare l’uso continuato dell’edificio e di attrarre alle mostre almeno 300 mila visitatori all’anno. La Fondazione curerà anche le esposizioni al Forte di Belvedere con un programma dedicato alla scultura che debutterà nel 2008.
Alla presentazione hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni, gli stakeholders, il nuovo Assessore alla Cultura Giovanni Gozzini per il Comune di Firenze, i Presidenti della Provincia e della Camera di Commercio, Matteo Renzi e Luca Mantellassi, il Sovrintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini.
Il Consiglio di Amministrazione ha intanto cooptato stamani due nuovi membri espressi dall’Associazione dei Partners: Rocco Forte e Francois Henri Pinault (Ppr), che si aggiungono a Diego Della Valle, Enzo Cheli, Jacopo Mazzei e alla stessa Acidini.