Ferrucccio Ferragamo, presidente del Polimoda, con il suo vice Paolo Asso si sono incontrati ieri con la commissione di controllo per le aziende partecipate del comune di Firenze, presente il vicepresidente da Alessandro Falciani. «L'azienda - ha spiegato Falciani - è in forte crescita, dai 350 studenti del 2001, siamo oggi passati a 850 di cui circa un terzo sono stranieri, e il numero dei corsi è aumentato. E l'85% di loro trova collocazione nel mondo del lavoro entro sei mesi dal diploma.
Il bilancio consuntivo 2006 si è chiuso con un attivo di circa 300.000 €, e il fatturato è passato da 2.700.000 € del 2001, ai 5.000.000 di € del 2006. Sono emersi punti di criticità uno dei quali è rappresentato dalla ricerca di nuovi spazi per poter soddisfare alla logistica delle lezioni e all'accoglienza degli studenti. Gli attuali spazi messi a disposizione da Villa Strozzi sono ormai insufficienti e una della ipotesi è quella di utilizzare quelli attualmente occupati dall'associazione Tempo Reale, anch'essa attualmente allocata nello stesso contenitore di Villa Strozzi, trovando a quest'ultima uno spazio alternativo.
E se Polimoda punta anche ad un innalzamento della qualità didattica, che si concretizzerà dal 1 gennaio con la introduzione della figura di un direttore didattico nella persona di Linda Loppa, uno dei personaggi di maggior rilievo a livello mondiale nell'ambito della formazione area moda, risulta ormai del tutto improcrastinabile riconoscere la laurea breve al corso di studi triennale, che attualmente genera semplicemente il diploma, in quanto l'Istituto non ha la necessaria autorizzazione ministeriale».
«Occorre pertanto siglare un accordo tra l' Università di Firenze e Polimoda - ha aggiunto Falciani - affinché quest'ultima sia accreditata dall'ateneo fiorentino come una scuola di livello universitario, che possa riconoscere ai propri allievi il titolo di laurea breve. Questo status risolverebbe anche il problema di diversi studenti stranieri extracomunitari ai quali sulla base della Legge Bossi-Fini non è consentita la permanenza in Italia per più di due anni, salvo l'eccezione costituita dalla acquisizione della laurea riconosciuta.
Questo anche per evitare una fuga di studenti del terzo anno verso Milano, dove tale titolo potrebbe essere loro concesso se si concretizzasse la sinergia tra Fashion Institute Tecnology e l'Università Bocconi, attualmente in fase di studio». «Naturalmente - ha concluso - Polimoda mantiene la convenzione con il Fashion Institute of Tecnology di New York, per i corsi di fashion design, che vengono ospitati nei locali del Polimoda. Inoltre sono state aperte nuove frontiere con l'Osaka Bunka College, una delle più rinomate università giapponesi, e con la Business School Sinergia di Mosca, per formare manager portavoce di made in Italy».
Per gennaio Ferragamo e Falciani hanno programmato una visita della commissione di controllo presso Villa Strozzi, per un sopralluogo alla struttura, per vedere dal vivo le numerose attività che vi vengono svolte e per un cordiale incontro con il consiglio di amministrazione di Polimoda».
