Firenze, 09 Dicembre 2006- Il convegno era organizzato dalla commissione consiliare politiche sociali e della salute con l'International Foundation Erich From, che si è svolto oggi in Palazzo Vecchio. Tra i partecipanti Paolo Cardoso, direttore dell'International Foundation Erich Fromm, Alberto Appicciafuoco referente dell'Asl di Firenze per il progetto Ospedale senza dolore, Pietro Morino responsabile dell'Unità di cure continue sempre dell'Asl, Paolo Scarsella della struttura dell'Asl che si occupa del dolore non oncologico.
"Dal convegno - spiega il capogruppo dello Sdi e membro della commissione Alessandro Falciani che ha presieduto la tavola rotonda emerge che l'Italia, con Irlanda e Lituania, è all'avanguardia, in Europa, sul trattamento del dolore nei confronti dei malati. E la Toscana occupa un posto di rilievo in ambito nazionale". L'Azienda sanitaria fiorentina è infatti impegnata nel "Progetto ospedale senza dolore", che coinvolge tutti e sei gli ospedali dell'area fiorentina. Dal 2005 sono stati formati 900 operatori fra medici e personale infermieristico, ed è in previsione la formazione anche per gli operatori del 118.
Le strutture ospedaliere più all'avanguardia sono quelle di San Giovanni di Dio e del Mugello, ma entro il 2008 l'obiettivo è "Ospedale senza dolore" sarà esteso anche agli altri quattro ospedali, grazie anche alla costituzione di un comitato aziendale che avrà il compito di diffondere il processo culturale tra gli operatori di ogni presidio ospedaliero dell'area fiorentina. "Attualmente - aggiunge Falciani - sono otto i medici e venti gli infermieri dedicati cure palliative a fronte di circa 1.500 malati oncologici, mentre per gli effetti del dolore cronico non oncologico, peraltro altrettanto diffusi (emicrania, dolore lombare muscolare cronico e via dicendo) sono destinati tre medici.
Le sfide davanti a noi sono pertanto molto importanti e la sanità fiorentina è pronta a farsene carico" conclude il capogruppo dello Sdi.