7 dicembre 2006- Paul Cezanne, Auguste Renoir, ma anche Renato Guttuso, Giorgio De Chirico, Claude Monet, Giorgio Morandi, Giacomo Manzù, Alberto Burri, Filippo De Pisis, Antonio Scialoja, Leoncillo, Piero Sadun. Sono solo alcuni degli artisti che si potranno ammirare da domani, 8 dicembre 2006, fino all’11 marzo 2007 nella mostra La passione e l’arte. Cesare Brandi e Luigi Magnani collezionisti, allestita nel Complesso museale Santa Maria della Scala.
Una rassegna di oltre cento opere che attraversa le più importanti correnti artistiche del secolo scorso, grazie alle collezioni di due personalità di spicco nella cultura del Novecento, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita: Cesare Brandi e Luigi Magnani.
Nella ricca rassegna dei capolavori - inaugurata oggi a Palazzo Squarcialupi - sono rappresentati alcuni dei momenti più alti della produzione artistica contemporanea: la mostra si articola in varie sezioni che accompagneranno il visitatore nella vita e nel pensiero di due grandi personaggi accomunati dalla passione per l’arte.
L’esposizione, a cura di Lucia Fornari Schianchi e Anna Maria Guiducci, è frutto dell’attenta selezione di opere provenienti dai tre nuclei, la raccolta Magnani Rocca conservata a Mamiano presso Parma, la donazione Brandi-Rubiu alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la collezione Brandi allestita nella villa di Vignano.
La visita prende il via dall’arte antica e, in particolare, dalla scuola senese, dal Trecento al Seicento, con le raffinate opere di Benedetto di Bindo con il Cristo Benedicente (XIV secolo), di Alessandro Casolani e di Rutilio Manetti provenienti da Vignano.
Dalla Fondazione Magnani Rocca arrivano invece la Madonna dell’Umiltà di Pietro di Giovanni Ambrosi, la Sacra Famiglia con quattro angeli di Pietro di Francesco degli Orioli (acquistata nel 1943 dalla famiglia Palmieri Nuti di Siena) e Domenico Beccafumi con la Madonna col Bambino e i Santi Giovannino, Elisabetta e Caterina da Siena (1540-50).
Si prosegue con la pittura francese, grande passione di Luigi Magnani: sono infatti tutte opere provenienti dalla Fondazione Magnani Rocca di Parma.
Acquarelli di Paul Cézanne, dipinti in Provenza tra il 1890 e il 1895, splendide composizioni di Pierre August Renoir come Paysage de Cagnes (1905 – 1908) e il paesaggio, intriso di luce, Falaises à Pourville (1897) di Claude Monet.
Dell’arte italiana si potranno apprezzare i numerosi dipinti di Renato Guttuso, alcuni dei quali eseguiti nella villa di Brandi a Vignano ed ispirati dai soggiorni nella campagna senese, come per esempio Paesaggio del 1938 in cui si possono ammirare le linee morbide delle colline toscane così come l’artista le vedeva dalla villa.
Un altro famoso pittore italiano è protagonista de La passione e l’arte: si tratta di Giorgio Morandi. Accanto alle sue tradizionali nature morte si affianca una ricca raccolta di pittura e grafica ed un’interessante “composizione con strumenti musicali” eseguita per Magnani nel 1941.
Non solo dipinti, ma anche sculture: i bronzi di Giacomo Manzù, i capolavori di Leoncillo o la Scogliera di Pino Pascali, provenienti dalle due collezioni.
La passione e l’arte vuole essere non solo un omaggio alle poliedriche personalità di Cesare Brandi e Luigi Magnani ma anche un percorso alla scoperta del loro gusto, della qualità delle loro scelte e del loro amore per l’arte in tutte le sue forme.
Le opere in mostra testimoniano il continuo dipanarsi di vicende storiche, artistiche ed umane, basato sull’intreccio tra cultura e passione, sulla condivisione intellettuale e sui rapporti tra i vari artisti e i due collezionisti.
Cesare Brandi e Luigi Magnani sono senza dubbio due protagonisti della storia dell’arte del secolo scorso. La loro solida amicizia si è costruita nel tempo grazie alla passione comune per la musica, i viaggi, la scrittura, la pittura.
Nel 1988 Cesare Brandi lasciava in eredità allo Stato la sua importante collezione di opere d'arte raccolte nel tempo nella Villa di Vignano a Siena.
Una raccolta che testimonia la lunga e assidua frequentazione, spesso sfociata in amicizia, con gli artisti più significativi del Novecento italiano.
Agli inizi degli anni Trenta risale la sua amicizia con Luigi Magnani, imprenditore, musicologo, raffinata figura di collezionista che proprio grazie al rapporto con Brandi intensificò la sua passione per l'arte figurativa; passione che lo portò ad acquisire ciò che di meglio poteva offrire il mercato antiquario negli anni Cinquanta-Sessanta, spaziando dai contemporanei alle opere d'arte antica.
Così, nelle dimore di famiglia, e specialmente nella villa di Mamiano nel parmense, si raccolse una collezione che vedeva come protagonisti i grandi nomi delle avanguardie del Novecento. Per molti di essi furono fondamentali i consigli accorti ed esperti di Cesare Brandi.
Nelle ampie sale del Santa Maria della Scala queste opere raccontano così il dipanarsi delle vicende artistiche, storiche, umane nell'incessante intreccio di cultura e passione per l'arte che accomunò due delle più rilevanti figure intellettuali del Novecento.
La passione e l’arte
Cesare Brandi e Luigi Magnani collezionisti è promossa dal Comune di Siena, dall’Istituzione Santa Maria della Scala, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (attraverso la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le province di Siena e Grosseto e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico per le province di Parma e Piacenza), dalla Fondazione Magnani Rocca e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
La Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a.
è il main sponsor della mostra.
La passione e l’arte. Cesare Brandi e Luigi Magnani collezionisti rimarrà aperta tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 10,30 alle ore 19,30. Per tutti coloro che lo desiderano sarà anche possibile visitare tutti i fine settimana, la villa a Vignano di Cesare Brandi, così da poter vivere in prima persona lo spirito di un luogo a lui tanto caro.
In omaggio all’amore per la musica di Luigi Magnani e Cesare Brandi, l’Accademia Musicale Chigiana allestirà per l’occasione una piccola esposizione di rarità che si trovano nel Palazzo Chigi Saracini: strumenti musicali, libri, autografi di musicisti, oggetti e altre curiosità provenienti dalle collezioni delle famiglie Saracini e Chigi dal titolo “La Collezione Chigi Saracini fra Arte e Musica”.
L’apertura avrà luogo lo stesso 8 dicembre.
La Casa d’Aste Galleria Pananti organizza per sabato 16 dicembre 2006, in un’unica sessione alle ore 15, un’asta di Arte moderna e contemporanea nella sede di Firenze, in Palazzo Ridolfi (via Maggio,15). L’esposizione delle opere si terrà da venerdì 8 a venerdì 15 dicembre, dalle ore 10 alle ore 19.
Con oltre 200 lotti, la Casa d’Aste offre in questa occasione una panoramica sulla pittura più significativa del Novecento e sull’arte contemporanea nazionale e straniera.
Andranno all’incanto opere dei più importanti autori italiani del XX secolo, tra le quali segnaliamo: Nudino, olio su tela, classico esempio della pittura raffinata e cerebrale di Felice Casorati, artista noto per i suoi interni ricchi di silenzi, per i suoi volti enigmatici, per la raffigurazione di oggetti che evocano misteriose simbologie (stima 30.000-40.000 euro); Paesaggio, olio su tela del 1950 circa, di Ottone Rosai già pubblicato in “Paesaggi d'Italia”, Galleria La Torre, Milano 2000 (stima 30.000-40.000 euro); del pittore, poeta e critico toscano Ardengo Soffici, Paesaggio con cipressi, olio su cartone telato (stima 25.000- 30.000 euro); mentre di Mario Tozzi, Natura morta metafisica, olio su cartone, del 1919, periodo in cui l’artista era a Parigi tra gli animatori - insieme a Massimo Campigli, Mario Sironi, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis e Gino Severini - della cosiddetta École italienne de Paris (stima 23.000-28.000 euro).
Per quanto riguarda la sezione dedicata all'arte contemporanea segnaliamo uno dei capolavori di Piero D’Orazio, Senza titolo, olio su tavola del 1954 (stima 70.000-80.000 euro) e interessanti opere della transavanguadia come quelle di Mimmo Paladino Senza Titolo, 1981 olio e tecnica mista su cartone (stima 35.000-40.000 euro) e di Enzo Cucchi, Picass (L'età di Gesù) 1996, tecnica mista su tavola in cornice di metallo smaltato (stima 30.000-35.000 euro).
Del periodo storico legato all’Informale, abbiamo invece, dell’artista francese Gerard Schneider, una delle figure più genuine di questa esperienza pittorica, "100 i”, olio su tela del 1969 (stima 18.000-20.000 euro), e di Antonio Sanfilippo, Senza titolo, una tempera su tela del 1964 (stima18.000-22.000 euro). Tra gli artisti legati alla Pop Art, segnaliamo infine la ben nota serigrafia di Andy Warhol raffigurante Joseph Beuys, del 1980 circa (stima 175.000- 200.000 euro), e di Keith Haring & LA II, Untitled, del 1984, vernice spray e tecnica mista su tavola (stima 27.000-30.000 euro).