A due mesi dall'apertura dello Sportello informativo sulla tramvia, per le linee 2 e 3, la presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei fa un primo bilancio di questo nuovo servizio. "Lo Sportello - ha dichiarato Stefania Collesei - ha riscosso un buon successo: nelle prime settimane d'apertura, infatti, sono stati oltre 100 gli utenti che vi si sono rivolti. Operatori e tecnici hanno accolto le esigenze di chiarimento e approfondimento, fornito informazioni sulla tramvia e sul sistema integrato della mobilità e raccolto suggerimenti e segnalazioni dei residenti.
Da martedì scorso lo sportello si è arricchito di un ulteriore strumento di consultazione: la Valutazione di Impatto Ambientale". La normativa italiana e quella della Regione Toscana (che recepisce le Direttive CEE) prevedono che per particolari tipologie di opere, fra le quali quelle infrastrutturali, venga eseguita la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) per verificare le ricadute che tali opere avranno sul territorio e sulla collettività, intesa nella sua completezza e quindi anche quelli socio-sanitari.
Sulla base di tale normativa, è stato eseguito lo studio di impatto ambientale del sistema tramviario per verificare le varie problematiche che possono sorgere a livello esecutivo. "Questo studio è indispensabile per controllare il progetto in tutti i suoi aspetti e accertare che le normative specifiche di settore siano state rispettate: nel caso sussistano delle carenze, lo studio impone prescrizione da ottemperare nelle fasi successive alla progettazione e pertanto nella fase realizzativi - ha proseguito Stefania Collesei -.
Per quanto riguarda le vibrazioni, lo studio ha evidenziato che la particolare natura del terreno di Firenze impone di adottare tecniche e tipologie di strutture tali da ridurre ai minimi termini sino al loro annullamento le vibrazioni indotte dal passaggio di mezzi". Nel caso della tramvia, per eliminare le vibrazioni sono previste per l'armamento (il sistema di rotaie su cui passano le vetture) tipologie diversificate (comunque rese indipendenti dal terreno sottostante mediante l'utilizzo di guaine antivibranti, massetti ecc.) a seconda che la linea sia più o meno vicina a elementi sensibili, quali edifici, monumenti.
"Quanto evidenziato nella relazione per lo studio di impatto ambientale, serve proprio ad evidenziare tali problematiche affinché in fase esecutiva siano adottate tutte le misure di mitigazione ritenute necessarie - conclude la presidente del Quartiere 5 -. In merito alla linea di alimentazione della tramvia, essendo in corrente continua, non produce inquinamento elettromagnetico, come evidenziato nella relazione dello studio di impatto ambientale, ma che se non sono prese le necessarie misure può creare interferenze con apparecchiature che utilizzano tecnologie radio magnetiche".
I disturbi sono paragonabili a quelli causati da strumenti in uso comune, quali computer, telefoni mobili e apparecchiature radio comandate, che sono dotati di particolari filtri per evitare interferenze. Quindi, le apparecchiature di linea della tramvia e dei veicoli saranno dotate dei necessari filtri anti disturbo che sono obbligatori per legge e tali da schermare le interferenze con le apparecchiature esterne ed essere a loro volta protetti. Lo sportello informativo del Quartiere 5 per le linee 2 e 3 della tramvia, si trova presso la sede del quartiere, in via Lambruschini, 33 ed è aperto il martedì dalle 15,30 alle 17,30.
Esiste un progetto finale relativo alla simulazione del passaggio della tramvia in piazza Duomo? E' quanto chiedono di sapere il capogruppo di Alleanza Nazionale Riccardo Sarra, il vicecapogruppo Jacopo Cellai, i consiglieri Stefano Alessandri, Gaia Checcucci e Giovanni Donzelli.
«Più volte, nelle commissioni competenti - ricordano in una interrogazione - il vicesindaco ha negato l'esistenza di tale simulazione e il 15 novembre ha anche inoltrato una risposta al gruppo consiliare interrogante nella quale dichiarava che "ad oggi non esiste una simulazione computerizzata del passaggio della tramvia in piazza Duomo"».
I consiglieri di AN vogliono anche sapere «in caso affermativo, i motivi per i quali hanno indotto il vice sindaco ad informare gli organi di stampa anziché i consiglieri comunali su un progetto così discusso ed importante per la nostra città».
Marco Rallo