Il Consiglio provinciale ha approvato, con 23 sì (la maggioranza di centrosinistra), 10 no (FI, AN, PRC e Verdi) e 2 astensioni (UDC) l’accordo di programma e di pianificazione per la realizzazione di un Piano di Riqualificazione Urbana nella zona del viale Europa a Firenze. La zona è posta fra via San Piero in Palco, via di Badia a Ripoli, viale Europa, il viadotto Marco Polo ed il raccordo con il casello autostradale di Firenze Sud. “L’area – ha illustrato in Consiglio l’assessore al bilancio e personale Tiziano Lepri per conto dell’assessore all’urbanistica Luigi Nigi – era originariamente destinata, dal piano regolatore del Comune di Firenze, in parte a verde pubblico ed in parte ad attrezzature sanitarie ed ospedaliere.
La variante prevede un centro sportivo di proprietà privata ma di uso pubblico ed un parcheggio scambiatore di circa 200 posti auto; la conferma di una zona a verde pubblico, un centro per attività direzionali e terziari su viale Europa, il distretto socio-sanitario di zona e l’inserimento di una nuova zona ad edilizia residenziale terziaria, di nuovo impianto a bassa densità. Tutte queste previsioni fanno parte di un PRU, cioè un Piano di Riqualificazione Urbana che è stato adottato dal Consiglio comunale di Firenze nel ‘99”.
Nascosti (AN) ha sottolineato come “Questo intervento sia molto importante anche perché va a variare il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Non è sufficiente dire che l’intervento è sostenibile solo perché una parte sarà destinata a verde e che sarà edificato il distretto sanitario, perché in questo Piano è prevista anche l’edificazione di villettine a schiera ed alcuni edifici di tipo residenziale. Ci troviamo di fronte ad aree sensibili, a zone soggette a rischio idraulico”.
Ragazzo (Verdi) è intervenuto sul verde pubblico: “Dove ci sono problemi connessi al mantenimento e alla manutenzione e progetti come questi dove spesso capita di dare in affidamento il verde pubblico a privati che poi dopo non fanno il proprio dovere. Poi si va a fare un altro parcheggio scambiatore e lì vicino ve n’è un altro che però non viene utilizzato. I parcheggi scambiatori devono scambiarsi con qualcosa ma lì non ci sono linee di trasporto pubblico. Si parla della tramvia ma, intanto, prima di vederla finita, si fa l’ennesimo parcheggio scambiatore inutilizzato”.
Lapidario Calò (PRC): “Non ci convince l’impianto del progetto e non riusciamo a capire i criteri che ispireranno la creazione di un centro sportivo di proprietà privata ma ad uso pubblico. Non si è mai visto un privato che non abbia come punto di riferimento il profitto quando c’è un investimento”.