C’erano anche le sigaraie di Chitignano in questi giorni ad Arezzo, ospiti della seconda edizione di Agri&Tour, il salone dell’agriturismo e dell’offerta territoriale, che si è concluso oggi ad Arezzo, presso il Centro promozioni e servizi, dopo tre giorni di incontri fra domanda e offerta agrituristica, 2 borse turistiche che hanno coinvolto centinaia di tour operator italiani e stranieri (provenienti da 12 paesi), 20 appuntamenti in programma fra convegni, forum e seminari formativi.
Le sigaraie casentinesi sono le ultime testimoni di quell’endemica illegalità che caratterizzò per secoli le montagne di confine appenninico per ovviare alla fame cronica.
Già nel ‘700 la contea di Chitignano inquietava il Granducato di Toscana in materia di tabacco. Il paese sorge in una valle angusta sul fianco occidentale dell’alpe di Catenaria. Polvere pirica e tabacco erano i due prodotti lavorati e poi contrabbandati a Chitignano, specie dopo che nel 1830 la libera coltivazione della pianta era stata vietata: Il motivo era il livello di vita che caratterizzò l’intero Casentino sino all’ultimo dopoguerra. La risorsa era il confine con lo stato pontificio che consentiva ai locali di “commerciare” attraverso le vie impervie dell’Appennino, passando da un casolare all’altro, tra Romagna e Toscana.
Nel ‘900, il tabacco non più coltivato in loco veniva ricercato in Valtiberina e poi smerciato sino in Maremma, in Umbria e nelle Marche. Oggi di questa storia rimane il ricordo di un museo che ai visitatori di Chitignano racconta il coraggio dei suoi contrabbandieri.
Quanta nostalgia se ci ferma a riflettere davanti al Moro 2003: il magnum del Toscano quest'anno costa 30 euro. Sarà pure un "cannone" di ben 23 centimetri di prodotto in pochi pezzi (ma quanti? non sarebbe il caso di dichiarare la "tiratura limitata"?) ma ha avuto un'escalation ingiustificata: 25mila lire il primo anno; che sono diventate 25 euro il secondo (secondo la conversione adottata da molto commercio) e adesso un nuovo incremento di prezzo del 20%.
La scatola a forma di mezza foglia di tabacco è stata migliorata rispetto al debutto ma non vale il contenuto (e il prezzo).
I numeri della seconda edizione di AgrieTour
Oltre 5000 visitatori (+10% sul 2002), un incremento del 30 per cento di operatori, 110 stand per un totale di 300 espositori, 150 agriturismi, 90 territori rurali, 35 aziende fornitrici, 7 riviste specializzate e le 3 associazioni nazionali di riferimento (Agriturist, Terranostra e Turismo Verde).
Nella giornata conclusiva sono state spente trenta candeline per Terranostra, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti, che ha festeggiato l’importante anniversario con un incontro-convegno per una riflessione sull’agriturismo di ieri, di oggi e di domani, alle prese con un mercato che cambia e che presenta nuove necessità.
Una novità, inoltre, è l’apertura al turismo ambientale, grazie alla collaborazione fra AgrieTour, Federparchi e WWF. Di grande rilievo anche i temi del convegno “I luoghi dell’infinito”, gli itinerari della fede in campagna – percorsi che intrecciano natura, arte e fede -, a cura della Conferenza episcopale italiana e Terranostra. Numerosi i momenti di “animazione rurale”, ad AgrieTour, grazie all’Arsia che ha previsto 8 aree dedicate agli antichi mestieri rurali, con dimostrazioni pratiche realizzate direttamente dagli ultimi artigiani del settore.
Presentato, infine, Agripleinair, il primo circuito che apre alla campagna il grande potenziale turistico del camper.
Sono 150mila in Italia e 1milione in Europa i camper, per un settore in costante espansione, e la rivista specializzata Plein Air, ha così ideato – andando incontro alle nuove esigenze - questo circuito di qualità, una vera e propria selezione che consente all’offerta di incrociare una domanda ricca di motivazioni.