MONTEPULCIANO – Una crescita esponenziale negli ultimi cinque anni; nel 2006 (secondo i dati del primo semestre e le proiezioni del secondo) il mercato del vino in Russia sarebbe sei volte tanto rispetto al 2000. Spazio anche per il vino italiano, tra i preferiti, stando alle indiscrezioni della delegazione russa composta da sette persone, tra operatori e giornalisti del settore, che è stata ospitata a Montepulciano per tre giorni alla scoperta del Vino Nobile di Montepulciano.
Non è un caso che il Consorzio del Vino Nobile, in collaborazione con l’ICE di Mosca, abbia pensato di invitare un gruppo di persone qualificate.
Il mercato del Nobile infatti da qualche anno si sta spingendo anche all’est. Giappone e Russia stanno diventando i mercati emergenti incuriositi molto dalla produzione di qualità e derivante da vitigno autoctono. «Venire qui a Montepulciano – ha espresso la delegazione russa – ci ha dato la possibilità di conoscere una realtà particolare dandoci un’idea concreta di come venga interpretato il vino in Italia e in Toscana in particolare».
In Russia, stando a quanto affermato dagli esperti del settore presenti a Montepulciano, il mercato del vino di qualità trova spazio nelle enoteche, in crescita grazie allo sviluppo dei consumi, e nella ristorazione.
«La scelta del vino avviene in base alla qualità di questo – dichiara una operatrice del gruppo – e sulla base del rapporto qualità/prezzo avviene l’ordinativo dall’operatore al produttore». Proprio il rapporto qualità/prezzo del Vino Nobile di Montepulciano avrebbe colpito in particolare modo il gruppo di operatori.
«Negli ultimi anni si sono moltiplicati i rapporti con la Russia – afferma il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Massimo Romeo – basti pensare all’edizione di Mosca del Vinitaly, segno evidente che c’è risposta ai nostri prodotti.
A Montepulciano si è sentito il movimento del mercato dell’est che, pur se ancora in una fase iniziale di crescita, potrà dare delle buone soddisfazioni ai nostri produttori».
I vini di Montepulciano, nel 2005, hanno avuto una crescita esponenziale per quanto riguarda il Nobile, prodotto di punta, e il Rosso di Montepulciano. Dal bilancio delle vendite dell’anno passato si evincono infatti un +17,25 per il Vino Nobile DOCG, che torna decisamente in territorio positivo dopo due anni di segno meno dovuto alla crisi mondiale dei consumi, sia pure contenuta rispetto ad altri vini di alta qualità, e un +17,06 per il Rosso DOC che non interrompe la sua ascesa, confermandosi un beniamino dei consumatori.
Il mercato più attivo è rappresentato attualmente dagli Usa dove il Vino Nobile di Montepulciano rispetto al 2003, quando la percentuale di export in USA aveva fatto registrare un 7,2%, ha segnato nel 2004 una svolta con la percentuale che ha toccato il 9,9%, superando il 10% nel 2005.