Firenze, 9 ottobre 2006- Una serata di informazione, martedì 10 ottobre, sui rischi legati al sottoattraversamento fiorentino dell'Alta Velocità; l'istituzione di un gruppo di lavoro tecnico per l'elaborazione di un'alternativa progettuale di superficie; la partecipazione alla giornata nazionale contro la Legge Obiettivo di sabato 14; un'iniziativa presso il Parterre il 23 ottobre per allertare i fiorentini sulla enorme cantierizzazione prevista per la costruzione del tunnel ferroviario. Sono molte e di grande rilievo le iniziative del 'Comitato contro il sottoattraversamento' TAV di Firenze organizzate ad ottobre per contrastare il progetto TAV di una galleria di nove chilometri tra Campo di Marte e Rifredi dal costo superiore al miliardo di euro.
Uno sproposito, soprattutto con un debito pubblico alto come l'attuale e alla presenza di alternative concrete che consentirebbero comunque di unire la tratta Roma-Firenze a quella Firenze-Bologna.
Il primo appuntamento è per domani, martedì 10 alle 21, con la presentazione del saggio 'La cattiva strada. I danni della Legge Obiettivo, dal Ponte sullo Stretto alla TAV' che si terrà presso l'Sms di Rifredi in via Vittorio Emanuele 303. La ricerca, condotta dalle Università di Firenze, Camerino, Venezia, Roma Tre e WWF, sarà illustrata dagli autori Stefano Lenzi, responsabile istituzionale WWF Italia e Alberto Ziparo, urbanista dell'Università di Firenze, mentre Sandro Targetti e Maurizio De Zordo del 'Comitato contro il sottoattraversamento TAV' di Firenze faranno il punto sugli inevitabili guasti ambientali che l'impatto del tunnel ferroviario fiorentino
Alla serata parteciperanno, tra gli altri, Daniela Anceschi, Teresa Crespellani Ornella De Zordo, Antonio Fiorentino, Paul Ginsborg, Anna Nocentini, Manlio Marchetta, Vittorio Maschietto, Giorgio Pizziolo, Leonardo Sgatti, Monica Sgherri.
Si tratta di tecnici, attivisti e politici che costituiranno sin da subito il gruppo tecnico che avrà il compito di studiare a fondo i danni dell'inutile opera e le possibili alternative di superficie, soprattutto con l'ottica di favorire gli spostamenti dei pendolari e quindi migliorare la mobilità dell'area fiorentina nel suo insieme.
Durante la serata sarà inoltre possibile prenotare il biglietto del treno per la giornata nazionale contro le 'Grandi Opere Inutili' che si terrà a Roma sabato 14 ottobre.
La manifestazione è stata organizzata dai movimenti e dalle organizzazioni della società civile al fine di superare la Legge Obiettivo e chiedere il congelamento del Primo Programma delle infrastrutture strategiche; di adeguare il Piano generale dei Trasporti varato nell'aprile 2001 e redarre nuovi Piani e Programmi per l'energia, i rifiuti, il territorio, il paesaggio; di inaugurare una nuova stagione di sicurezza, trasparenza e legalità nel mercato dei lavori pubblici.
La giornata nazionale è organizzata da: No Ponte, No Mose, No Tav, Coordinamento comuni Val di Susa, Conferenza Permanente dei Sindaci della tratta ad AV Verona-Padova con le prime adesioni di Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Campagna Sbilanciamoci, Rete del Nuovo Municipio, Fiom, Carta cantieri sociali, il Manifesto, Medicina Democratica, Comitato contro il sottoattraversamento TAV di Firenze, Unaltracittà/Unaltromondo.
Mercoledì 18 ottobre Greve in Chianti si mobilita contro il progetto di realizzare un inceneritore sul proprio territorio, in località Testi.
Stefano Montanari, uno dei massimi esperti a livello internazionale degli effetti sulla salute delle polveri emesse dagli impianti di incenerimento dei rifiuti, illustrerà in un consiglio comunale straordinario, alle 17, e in una successiva conferenza alla casa del popolo di Greve, alle 21.30, i risultati delle sue ricerche.
A Greve il circolo di Rifondazione Comunista sta conducendo, da alcuni mesi, una battaglia nel nome della partecipazione, dell’informazione e della tutela della salute pubblica e dell’ambiente, utilizzando tutti i mezzi a disposizione, dal volantinaggio ai comunicati stampa, dal passaparola ai manifesti, fino alla raccolta delle firme per presentare al consiglio comunale la mozione di iniziativa popolare che verrà discussa il 18 ottobre.
Più di 250 cittadini grevigiani hanno firmato il testo della mozione, nella quale si chiede all’amministrazione, oltre all’audizione di Montanari, di adottare politiche di raccolta porta a porta, di disincentivare l’uso di materiali plastici, di invitare tutti gli organi di livello superiore al comune di seguire le stesse politiche e di evitare la realizzazione di nuovi inceneritori. In questa battaglia Rifondazione ha trovato, oltre al forte sostegno popolare, l’appoggio di alcuni soggetti presenti sul territorio.
Gli Amici di Beppe Grillo di Firenze, Prato e Greve in Chianti, il Laboratorio politico, il nascente circolo comunale di Legambiente e l’associazione Medici per l’ambiente hanno condiviso le finalità dell’iniziativa, che si colloca nel più ampio fronte di lotta agli inceneritori che ha visto protagonisti in prima fila, nella nostra regione, i Comitati della Piana. Proprio il Coordinamento dei Comitati della Piana ha realizzato un documentario di 20 minuti, “Non bruciamoci il futuro”, che verrà proiettato in anteprima lo stesso 18 ottobre alle 21, sempre alla casa del popolo di Greve.
Alle 20 chiunque potrà partecipare, prenotandosi (rcgreve@libero.it), ad una cena di finanziamento della Fondazione Carlo Bortolani, che sostiene le ricerche del Dottor Montanari e della moglie, Dott.ssa Antonietta Gatti. La cena sarà presso il Ristorante Giovanni da Verrazzano, in piazza a Greve, ed avrà un costo di 35 euro.
La mobilitazione grevigiana assume particolare rilevanza dal momento che fino ad oggi tutto il percorso decisionale che ha portato all’individuazione dell’area di Testi è avvenuto nell’assoluto silenzio e nella totale assenza di qualsiasi forma di coinvolgimento della cittadinanza.
Un silenzio e un isolamento dell’amministrazione guidata da Marco Hagge che riguardano ogni aspetto della vita locale, e che sono iniziati il giorno dopo le elezioni, provocando non pochi malumori tra la gente.
La presenza di Montanari a Greve sarà il momento culminante ma non conclusivo della campagna contro l’inceneritore di Testi. Nei prossimi mesi verranno organizzati dibattiti, eventi, e si cercherà di costituire un comitato che raccolga tutti i soggetti e i singoli cittadini che aderiscono a questa battaglia, che tenga alta l’attenzione su una questione così centrale per la salvaguardia dell’ambiente e per la tutela della salute pubblica.