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Arpat in Libano per contribuire a riparare i danni della guerra all'ambiente marino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2006 14:22

Giovedì 14 settembre 2006- L’Agenzia per la protezione ambientale della Toscana tra quelle che prenderanno parte alla missione di carattere tecnicoscientifico coordinata da Ministero e APAT.
Il Ministero dell’ambiente ha affidato al Sistema delle agenzie ambientali e ad ICRAM - l’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare - la supervisione tecnicoscientifica, con particolare riguardo agli aspetti ambientali ed ecologici, dell’opera di controllo e bonifica dei fondali del tratto di mare antistante la centrale termoelettrica libanese di Jieh, l’impianto a trenta chilometri da Beirut che durante il recentemente conflitto è stato colpito da alcune bombe che hanno causato la dispersione di tonnellate di olio combustibile e provocato un’importante fuoriuscita di carburante lungo le coste.
Sono tre le agenzie regionali (ARPA Toscana, Emilia Romagna e Liguria) che insieme ad APAT - l’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici - sono state chiamate a partecipare alla missione, per la competenza e l’esperienza operativa maturate nel campo.


Per l’Agenzia toscana parteciperà Fabrizio Serena: responsabile dell’Area mare di ARPAT, esperto nella valutazione delle risorse marine, Serena da trent’anni studia il mare e ricopre importanti incarichi anche a livello internazionale, come quello di consulente per la FAO e l’UNEP – il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite.
La Direzione di ARPAT ha informato il Presidente della Regione Claudio Martini e l’Assessore all’Ambiente Marino Artusa che hanno condiviso l’iniziativa e apprezzato il coinvolgimento dell’Agenzia.
L’obiettivo della missione, che partirà domani15 settembre, è di contribuire a ripristinare la qualità dell’ambiente lungo le coste libanesi, salvaguardare la biodiversità e garantire una risorsa importante per l’approvvigionamento idro-potabile e per l’economia delle popolazioni locali; dunque obiettivi importanti di cooperazione fra i popoli e anche di pace, da sempre motivi di impegno e di orgoglio per la Regione Toscana.

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