A Palazzo Medici Riccardi dal 30 settembre 2006 al 30 gennaio 2006 in mostra Apoxyomenos, l'Atleta della Croazia: si tratta di una statua bronzea greca risalente al VI secolo avanti Cristo, che rappresenta un atleta delle dimensioni di circa due metri.
La statua e' stata scoperta nelle acque a largo dell'isola di Lussino nel 1997. Dopo complesse operazioni di recupero e un lungo restauro curato dall'Istituto Croato per il Restauro di Zagabria, con il supporto scientifico dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il bronzo e' stato restituito al suo originario splendore.
Grazie alla collaborazione ormai consolidata e sancita da un protocollo di intesa fra Opificio e Assessorato alla Cultura della Provincia di Firenze, dopo la mostra che e' ora in corso a Zagabria, il bronzo arriverà in Italia per la prima ed unica volta, per poi ritornare in Croazia per sempre.
E' dunque un evento unico ed irripetibile e per celebrarne l'importanza la Provincia di Firenze si appresta ad organizzare una serie di eventi in attesa dell'apertura della mostra.
A partire dall' 11 settembre 2006, ogni lunedì del mese Palazzo Medici Riccardi sarà aperto al pubblico ed ospiterà tre concerti, fra cui una maratona pianistica curata dal maestro Lucchesini, il coro del Maggio Musicale Fiorentino ed un quartetto di archi.
Il ciclo di eventi si concluderà sabato 30 settembre quando, in occasione della inaugurazione della mostra, il palazzo ospiterà una maratona di danza curata da Virgilio Sieni.
Orario: 9.00-19.00 - Chiusa mercoledì Ingresso Euro 5 include visita al percorso museale di Palazzo Medici Riccardi Per informazioni: tel 055.2760.340
Sul tema Nove da Firenze riceve, e volentieri pubblica, da Oliviero Zoia, Segretario Nazionale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
al Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi
apprendo dalla stampa che il Suo Assessorato ha organizzato dal 30 settembre al 30 gennaio prossimi a Palazzo Medici Ricciardi la Mostra "Apoxyomenos, l'atleta della Croazia" con l'esposizione della statua bronzea raffigurante un atleta e ritrovata nelle acque di Lussino nel 1997, restaurata poi dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Tale preziosissima statua è opera del greco Lisippo, vissuto nel IV sec.
a.C., e andò perduta in occasione dell'affondamento di un'imbarcazione romana che risaliva l'Adriatico tra il I e il II sec. a.C.
Mi stupisce quindi che l'atleta, magistralmente riprodotto da Lisippo, venga classificato "della Croazia", quando tale denominazione è correlata esclusivamente all'attuale nazione a cui l'isola di Lussino appartiene.
Non ritengo infatti che le denominazioni storiche siano legate alla geopolitica contemporanea, ma debbono necessariamente far parte di un contesto storico immutabile, tale da rappresentare per chiunque un punto di riferimento saldamente ancorato alla realtà degli eventi.
Esprimo quindi, a nome mio personale e dell'Associazione degli Esuli giuliano-dalmati che rappresento, lo sdegno per il falso storico perpetrato in questa occasione da chi ha organizzato un evento così importante ignorando i più elementari rudimenti della Storia.