Firenze, 12 Luglio 2006- Il Piano regionale di sviluppo per il prossimo quadriennio li preoccupa. Il Dpef per il prossimo anno poi, non ne parliamo neppure. Per questo i Capigruppo in Consiglio regionale dei partiti della Cdl Maurizio Dinelli (Fi), Maurizio Bianconi (An) e Marco Carraresi (Udc) insieme al Portavoce Alessandro Antichi (Cdl) hanno deciso di far sentire la voce dell’opposizione sui due documenti principali di programmazione economica prodotti dalla giunta all’interno di un convegno organizzato per domani, Giovedì 13 Luglio, alle ore 15.30 nella Sala Affreschi del Consiglio regionale della Toscana e intitolato Prs 2006-2010, Dpef 2007: la voce dell’opposizione.
«Siamo fortemente impensieriti dai contenuti di questi due documenti – spiegano Antichi, Dinelli, Bianconi e Carraresi – i quali distribuiscono risorse sul territorio in modo squilibrato, lasciando ampie porzioni della Toscana praticamente abbandonate a un destino di declino per privilegiarne solo alcune. Si tratta di uno sbilanciamento forte e non occasionale, visto che il Prs spinge la programmazione fino al 2010. Per allora, oltre la metà della Toscana si troverà messa in ginocchio.
E allora sarà troppo tardi». Così, l’idea di parlarne insieme ai sindaci e agli amministratori degli enti locali toscani, oltre che naturalmente con gli elettori della Cdl e con tutti i toscani interessati al futuro dei loro borsellini: «Con questo convegno – chiariscono ancora Bianconi, Carraresi, Dinelli ed Antichi – abbiamo chiamato a raccolta tutti i sindaci, gli assessori, gli eletti e il popolo della Cdl per trovare insieme una possibile via d’uscita attraverso un momento di confronto comune.
Abbiamo ricevuto già molte adesioni, tra cui quelle dei sindaci di Orbetello Altero Matteoli e di Rio Marina Francesco Bosi».
La manifestazione, la cui prima parte sarà a carattere seminariale con interventi programmati mentre la seconda lascerà spazio al dibattito, sarà preceduta da una conferenza stampa presso la Saletta Montanelli al primo piano del Consiglio regionale (e non più in Sala Affreschi come annunciato in precedenza).
