Come saranno i nuovi fondi comunitari dal 2007? Come deciderà di ripartirli la nuova UE a 27? Che quota di partecipazione metteranno gli stati membri nel finanziamento dei fondi: l’1,24 per cento o, come è stato ventilato da più parti, ci sarà una riduzione? E soprattutto quale sarà la prospettiva per gli enti locali che negli anni scorsi hanno utilizzato molti dei finanziamenti europei per progetti di sviluppo locale?
Sono domande importanti perchè dal primo gennaio del 2007 si aprirà in Europa una nuova stagione per i Fondi strutturali, che rappresentano – come noto – il principale strumento della politica di coesione dell’UE volto all’eliminazione degli squilibri economici e sociali fra le diverse regioni del continente unito.
Ci troviamo di fronte ad una fase difficile di transizione tra la fine del periodo 2000-2006 e l’inizio 2007-2013.
Per arrivare al 2007 si dovrà passare attraverso un tavolo di concertazione nazionale a Roma con tutte le Regioni per predisporre un Piano Strategico Nazionale da portare alla commissione entro la fine del 2006, per essere discusso e approvato.
La Toscana si appresta a portare il proprio contributo sull’argomento con un summit di livello nazionale che si svolgerà il prossimo 28 giugno presso la Sala Verde del Palacongressi fiorentino avendo come tema “I nuovi Fondi Strutturali e la Montagna”.
Il convegno sarà aperto a tutte le Comunità Montane e Comuni montani con l’obiettivo di definire insieme le modalità attraverso le quali la specificità montana possa trovare spazio all’interno della versione definitiva del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013.
“Si tratta di un appuntamento - dice Oreste Giurlani, presidente di UNCEM Toscana - per dare un forte segnale che la montagna toscana, gli Enti montani Comunità Montane e Comuni, e i nostri territori vogliono poter partecipare a pieno diritto allo sviluppo e dare ai nostri cittadini la possibilità di una migliore qualità della vita”.
Come già evidenziato, più volte, dal punto di vista istituzionale le Comunità Montane assolvono un ruolo fondamentale nella rappresentanza delle istanze politiche territoriali delle zone montane e dei piccoli Comuni consentendo lo sviluppo del territorio, l'attivazione di programmi e progetti di area e l'attivazione di finanziamenti e di programmi Comunitari.
Tale ruolo è evidenziato anche dalla capacità di investimento e dalla flessibilità dimostrata dalle Comunità Montane che operano in condizioni di difficoltà in contesti deboli dal punto di vista economico e sociale.
Rispetto a quest'ultimo aspetto occorre semplificare le procedure e gli adempimenti che spesso creano enormi difficoltà e limitano al capacità di utilizzazione degli strumenti di finanziamento.
Al seminario è prevista, tra gli altri, la partecipazione di Antonagelo Casula Sottosegretario al Ministero Economia e Finanze, Francesco Boccia del Dipartimento Economia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Federico Gelli Vicepresidente della Regione Toscana, oltre allo stesso Giurlani, ai rappresentanti delle Comunità Montane della Toscana e di altre parti d’Italia, e di Enrico Borghi, presidente nazionale dell’UNCEM.
Ci saranno anche Dolores Deidda del Formez, Antonio Falessi (Regione Campania), Sergio Zucchetti LIUC, Gianluca Cadeddu (Regione Sardegna) e Andrea Cirillo, vice-presidente nazionale UNCEM.