Tavarnelle Val di Pesa, 11 maggio 2006- I primi cittadini dei Comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa hanno dato vita al “Coordinamento permanente dei sindaci del Chianti Fiorentino”.
Il documento d’intesa sarà siglato venerdì 12 maggio a Tavarnelle val di Pesa nel corso del convegno «Fare sistema nel Chianti: la cooperazione istituzionale funzionale allo sviluppo del territorio e alla qualità di vita» promosso dalla Cgil nell’ambito delle iniziative per i 100 anni della Camera del Lavoro del Chianti.
Il “Coordinamento permanente dei sindaci del Chianti Fiorentino” vuole essere «un luogo di discussione e di sintesi politica utile per garantire una adeguata rappresentanza, soggettività, autonomia ed autorevolezza al territorio del Chianti all’interno del sistema di relazioni politiche ed istituzionali a livello di aree omogenee ».
In altre parole si tratta di «fare sistema» sul piano istituzionale, creare momenti di raccordo e collaborazione tra gli enti per generare una sintesi politica utile ad una pianificazione di area, superando le debolezze del passato derivanti dal lavorare in modo separato.
Insomma il Chianti vuole pesare di più nelle scelte della politica provinciale e regionale, proporre un’interfaccia forte, attiva e unitaria rispetto alle dinamiche ed ai percorsi decisionali di area vasta e, in prospettiva, della città metropolitana, e si dota di adeguati strumenti di rappresentanza istituzionale, finora assenti.
«Il nostro impegno deve essere rivolto a superare inutili divisioni e rivalità, allo scopo di contribuire a rafforzare l’identità, il peso ed il ruolo del territorio e degli abitanti del Chianti nel quadro della provincia e della città di Firenze» si legge nel documento che i sindaci sottoscriveranno.
Per questo è importante mettere a fuoco obiettivo comuni, ovvero «ricercare con grande impegno una convergenza su obiettivi d’area».
La scelta dei sindaci prende forma anche a seguito di una valutazione condivisa dell’attuale situazione socio-economica dell’area: «il territorio del Chianti non è immune dalla crisi generale del Paese e segnali di difficoltà e perdita di competitività delle nostre imprese si registrano in tutti i settori: agricoltura, industria, artigianato, turismo, commercio.
Tali segnali, seppur sono accompagnati da una serie di opportunità strutturali e ambientali che storicamente caratterizzano il nostro territorio del Chianti e che possono essere il volano del rilancio competitivo di tutta l'area, necessitano dell'impegno comune e univoco delle amministrazioni locali».
Con la nascita del Coordinamento permanente i sindaci ritengono conclusa la precedente esperienza del Circondario del Chianti, attraverso il quale è stato portato un primo contributo al rafforzamento dell'identità del territorio del Chianti nel confronto con le altre istituzioni e con l'area metropolitana.
Il Coordinamento permanente dei sindaci del Chianti Fiorentino avrà un presidente a rotazione per una durata di sei mesi.