Per il rapporto Eurispes 2003 una famiglia su cinque non arriva a superare il livello di ricchezza di 10 mila euro. Questo accade prevalentemente al Sud, mettendo insieme tutto il patrimonio,fatto di case, Bot, aziende, gioielli, auto e oggetti di valore. L'Eurispes rileva che dal 1995 al 2000 la ricchezza reale netta e' cresciuta del 9,5% ,del 10,1% nel solo 2000. Il 10% delle famiglie piu' ricche, concentrate prevalentemente al nord detiene il 47% della ricchezza.br> Nelle regioni settentrionali il 29,2% delle famiglie rientra nella classe di reddito piu' alta (dai 120.000 euro in su) contro il 22,3% del Centro e il 12,5% del Sud.
L'Italia e' divisa in tre anche sul fronte del reddito. Quello medio delle famiglie italiane, al netto delle imposte e dei contributi, ammonta a 26.098 euro. Nel 2000 si registra un aumento del reddito del 4,7% rispetto a due anni prima, ma cresce il gap tra le famiglie residenti al Nord (30.678 euro) e quelle del Centro (26.650) e del Sud (19.380).Anche il maggior numero di componenti delle famiglie meridionali aggrava il divario economico con le altre aree del paese: cosi' al Sud dove un nucleo e' composto in media di 2,93 unita' (2,59 al Nord e 2,66 al Centro) il reddito medio pro capite e' pari a 6.605 euro contro gli 11.846 del Nord e i 10.009 del Centro.
Infine, nella graduatoria regionale le piu' povere ,posto pari a 100 il reddito medio pro capite italiano,sono sempre al Sud.La piu' disagiata e' la Calabria con 59, seguita da Sicilia (62,2), Campania (67,8) e Basilicata (69,1).
