È giunta alla quarta edizione Machiavellica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 giugno 2006 13:09
È giunta alla quarta edizione Machiavellica

La manifestazione intende celebrare uno dei più celebri autori fiorentini attraverso la rappresentazione e la lettura delle sue opere in luoghi storici. Partita dal ciclo di rappresentazioni di Mandragola nel cortile del Museo Nazionale del Bargello nel Luglio del 2003, ha trovato nel tempo una sua stabilità grazie al determinante sostegno della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, con il Soprintendente Antonio Paolucci e la direttrice del Bargello Beatrice Paolozzi Strozzi; l’Ente Teatrale Italiano, che attraverso il Teatro della Pergola ha da tempo sviluppato una proficua collaborazione con la Soprintendenza; l’Assessorato alla Cultura nella persona di Simone Siliani, e Firenze Estate, diretta da Mauro Pagani con il supporto di Daniele Gardenti.



Procedendo nel suo cammino, Machiavellica trova sempre più la sua natura peculiare non solo nell’autore di cui porta il nome, o nella semplice ambientazione all’interno degli spazi del Bargello; cerca di consustanziare teatro, parola e opera d’arte, indagando le ragioni profonde di ognuno di questi elementi e il punto di armonia che può consentire di offrirli al pubblico in un luce nuova. Ritrova vecchi compagni d’avventura, come Arca Azzura e Zauberteatro; ne incontra di nuovi.

Si spiega così lo spettacolo di apertura della rassegna, Manie-rismi, presentato in prima nazionale con il contributo dell’Associazione "Amici del Bargello" in occasione della chiusura della mostra Giambologna: gli dei, gli eroi ospitata proprio dal Museo del Bargello.

Il testo di Sandro Carotti, tratto da scritti di autori come l’Aretino e Benedetto Varchi mette in luce il clima di censura intellettuale che si instaura anche nelle arti figurative al tempo della Controriforma. L’azione si svolge in tre tappe essenziali, che corrispondono a tre momenti cruciali nella storia di quel secolo: il 1527, il Sacco di Roma; il 1564, la morte di Michelangelo Buonarroti; il 1588, anno della bolla Immensa aeterni dei di Sisto V, che accrebbe i poteri censori del Sant’Uffizio.

Manie-rismi, in scena il 20 e 21 giugno, è interpretato da una sorta di "all-star" del teatro toscano: oltre a Carotti in scena anche Fabio Baronti, Italo Dall’Orto e Massimo Salvianti.

Il 22 giugno un intermezzo musicale, ma non solo: il coro e orchestra Desiderio da Settignano omaggia Wolfgang Amadeus Mozart con un ricco programma che include anche la Messa dell’ incoronazione, e getta contemporaneamente un ponte anche sul futuro del Museo del Bargello, che proprio a Desiderio da Settignano dedicherà nel 2007 una grande e completa mostra internazionale.



Il 24, 25 e 26 giugno torna la Clizia, messa in scena da Arca Azzurra Teatro. Il ridicolo innamoramento del vecchio Nicomaco per la "quasi figlia" Clizia è oggetto di un processo di riscrittura, opera di Ugo Chiti, che avvicina l’opera di Machiavelli al percorso creativo della prestigiosa compagnia.

Chiude la rassegna sarà in scena la ripresa di Mandragola della Compagnia delle Seggiole. Poco si può aggiungere che non sia stato già detto di questo sicuro successo, negli anni sempre campione d’incassi dell’estate.

Nel cast parzialmente rinnovato spiccano ancora i veterani Fabio Baronti, valente capocomico, e Carlo Martelloni, la stella Natalia Strozzi e i nuovi arrivati di sicura fama, Mario Altemura e Marcello Allegrini. Il 28 e 30 giugno serate aperte a tutto il pubblico; il 29 giugno e il 6 luglio spettacoli riservati rispettivamente agli invitati Banca Toscana, che è anche main sponsor dell’operazione, e ai soci dell’Automobile Club Firenze, sempre più attento alle manifestazioni culturali cittadine.

Non va dimenticato anche l’apporto prezioso a tutta l’operazione di Opera Laboratori Fiorentini.

Il Bargello nelle serate di Machiavellica sarà luogo da frequentare non solo per assistere agli spettacoli: prima dell’inizio di ogni rappresentazione sarà infatti aperta al pubblico per la visita la prestigiosa Sala di Michelangiolo.

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