Prato – Spirito d’iniziativa e lacci burocratici, confini etici della competizione, approccio alla diversità nella società multi etnica. A questi grandi temi del nostro tempo, che coinvolgono singoli individui e istituzioni, il mondo della cultura e dell’economia, ovvero la società nel suo complesso, è dedicata a Prato la sesta edizione di Movie & Management, l’ormai noto ciclo di dibattiti che prende spunto da alcuni bei film della più recente attualità per discutere della difficile arte di fare impresa.
Tre gli appuntamenti di questa primavera estate: i primi due al Castello dell’Imperatore, l’ultimo al Museo Pecci.
Orario sempre alle 21,30. Debutta dopo domani, 14 giugno, La febbre di Alessandro D'alatri (2004) con Fabio Volo e la straordinaria Valeria Solarino. Si prosegue il 28 giugno con il paradossale Cacciatore di teste del regista Costantin Costa Gravas (2005). Si conclude il 13 luglio con un blob (con sequenze, tra l’altro, da Terminal di Steven Spielberg, La venticinquesima ora di Spike Lee, Lost in Translation di Sofia Coppola) realizzato per l’occasione sui temi dell’incontro interculturale e del rapporto con lo “straniero”.
In collaborazione con la Scuola di Cinema Anna Magnani, organizzano Movie & Management l’associazione culturale Pratofutura e il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale.
I cui presidenti (Lamberto Cecchi e Giulio Lombardo) hanno presentato oggi il programma, con i rappresentanti delle istituzioni pratesi che collaborano al progetto: per il Comune l’assessore alla Cultura Andrea Mazzoni, per la Provincia e la Camera di Commercio i presidenti Massimo Logli e Luca Rinfreschi, per la Fondazione Cassa di Risparmio il segretario Fabrizio Fabrini, per l’Unione Industriale il Vicedirettore Giovanni Moschini, per Pratofutura la direttrice Daniela Toccafondi che ha curato la rassegna patrocinata dalla Regione Toscana.
“Movie & Management”, è stato ricordato, “é un modo dinamico e coinvolgente per riflettere sul mestiere di imprenditore con l’aiuto del cinema.
Anche i temi di quest’anno sono molto sentiti dalle imprese. Le vischiosità della pubblica amministrazione mal si conciliano, difatti, con l’esigenza di servizi efficienti per fronteggiare la competizione globale. Contemporaneamente, proprio la competizione a tutto campo rischia di compromettere l’equilibrio spesso fragile che governa la morale degli affari di fronte agli imperativi del mercato. Il terzo tema riguarda Prato molto da vicino, visto che qui vive la comunità cinese più folta d’Europa.
E’ il tema del manager alle prese con abitudini e comportamenti, assai diversi dalla società monoculturale di un tempo, che impongono risposte inedite sulle quali vale la pena riflettere”.
La febbre racconta appunto la vicenda di un giovane intraprendente mortificato da un’esperienza professionale nel pubblico impiego. Il tema del dibattito è Voglia d’impresa e a coordinarlo è stato chiamato Gianni Canova, docente di Storia del Cinema e Presidente del Corso di Laurea in Scienza della Comunicazione.
Al dibattito partecipa anche la senatrice Beatrice Magnolfi, sottosegretario alle Riforme e Innovazione nella Pubblica Amministrazione.
La storia narrata da Cacciatore di teste (28 giugno) appartiene invece al filone homo homini lupus e porta all’estremo il certamen della sopravvivenza nell’era dell’economia globalizzata. In altre parole, un onesto professionista e padre di famiglia arriva a sterminare i competitor di fronte al rischio di finire disoccupato. Coordina il dibattito sulla Competitività Severino Salvemini, direttore del Corso di laurea in Economia per le Arti e la Cultura della Bocconi e docente di Organizzazione Aziendale.
Partecipano il direttore generale della Luiss Pierluigi Celli e Stefano Ferro, amministratore delegato della Malo Spa.
L’ultimo incontro, coordinato da Brunella Librandi, di AIF Toscana, prevede appunto la collaborazione della prestigiosa Associazione Italiana Formatori. L’approccio alla Diversità ha in effetti risvolti di rilievo sia nella formazione che nel management e, in proposito, l’AIF parteciperà da settembre a un importante progetto europeo di ricerca sulle best practices nel campo del Diversity Management.
Partecipano al dibattito il consulente di direzione Mauro Stolfi e Sergio Di Giorgi, formatore AIF e critico cinematografico, che cura, tra l’altro, il blob di film.