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Societa' della Salute: al via il nuovo modello di cure continue per i malati terminali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2006 20:55

Seguire oltre 2mila malati terminali ogni anno nella loro casa. E' questo l'obiettivo che si pone la Società della Salute e che sarà concretamente raggiunto grazie alla convenzione stipulata dall'Azienda Sanitaria di Firenze e le associazioni che da tempo si occupano dell'assistenza dei malati terminali, ovvero Pallium, Ant (Associazione nazionale tumori) e Att (Associazione toscana tumori). Quello delle cure continue è un modello di medicina che rifiuta l'accanimento terapeutico e che punta alla riduzione della sofferenza per i malati arrivati ormai alla fine della vita.

L'obiettivo è stare davvero dalla parte del malato offrendo risposte adeguate ai suoi bisogni fisici, psicologici, spirituali e sociali per migliorarne, nei limiti del possibile, la qualità degli ultimi giorni di vita. A Firenze già da 2000 è stata costituita l'Unità cure palliative - è stato spiegato - che ha riunito esperienze già presenti da alcuni anni nell'Azienda sanitaria. Con l'istituzione della Società della Salute, il servizio di cure palliative ha ricevuto un nuovo slancio: si tratta infatti di uno degli obiettivi più qualificanti contenuti nel Piano integrato di Salute.

L'anno scorso la Società della Salute dette il via libera all'avvio di un percorso di integrazione in questo ambito e qualche giorno fa è stata approvata la convenzione operativa tra Asl e associazioni. In concreto è stato definito un percorso unitario di assistenza dei malati terminali, una volta usciti dall'ospedale e tornati nelle loro abitazioni, basato sulla sinergia e il coordinamento tra le attività dell'Azienda sanitaria e quella delle associazioni di volontariato da tempo impegnate in questo ambito.

Attualmente (e sino ad oggi separatamente) l'Azienda sanitaria, con i suoi servizi, e le associazioni hanno in carico complessivamente circa 2mila. Ebbene con la convenzione si ottiene un importante salto di qualità. Il protocollo operativo, elaborato e condiviso da esperti dell'Azienda sanitaria e dai rappresentanti delle associazioni, individua un percorso di presa in carico dell'utente oncologico unificato, concordato ed integrato. In concreto tutti i medici e gli infermieri, siano essi dell'Asl che delle associazioni, seguiranno le stesse procedure sia nell'assistenza (24 ore su 24) che nella somministreranno dei farmaci e via dicendo garantendo così ai malati nelle loro case un'assistenza molto qualificata e omogenea.

La convenzione prevede un periodo di sei mesi entro cui le associazioni dovranno completare i percorsi di accreditamento fino alla totale omologazione delle procedure: a sostegno di questo percorso la Società della Salute verserà 10mila euro ad ogni associazione. Le associazioni da parte loro metteranno a disposizione dell'Azienda il loro personale sia medico che infermieristico.

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