Firenze- Quasi tutti gli indicatori di salute della Toscana sono migliori della media nazionale, nessuno è peggiore. Ad esempio nell’ultimo quinquennio in Toscana la mortalità infantile si è ridotta del 25%, toccando il 3,17 per 1000 nati vivi: un valore così basso è eguagliato solo in alcune aree del Nord Europa. Anche la mortalità generale e la mortalità “prematura” (prima dei 65 anni) sono in costante decremento, con valori migliori di quelli nazionali. Esistono comunque in Toscana importanti differenze, legate al contesto territoriale e alle condizioni socio-economiche.
Valori peggiori si registrano nell’estremo Nord-Ovest della regione, parte della costa ed alcune aree del Sud, valori migliori nell’area del Centro-Sud. Sono alcune delle tante preziose indicazioni contenute nella ricerca “Il profilo della salute e dei servizi sanitari della Toscana”, la relazione sanitaria regionale 2000-2002 realizzata dall’Agenzia regionale di sanità, in collaborazione con Arpat e Irpet. “Questo ‘Profilo di Salute e dei Servizi Sanitari della Toscana’ tracciato dalla nostra Agenzia sulla base di una imponente mole di dati epidemiologici – commenta l’assessore Rossi - ci consegna una immagine della salute della popolazione e del sistema sanitario toscano positiva e comunque preziosa per aiutarci a migliorarla.
Abbiamo raggiunto eccellenti risultati e intendiamo difendere questo modello di sanità pubblica dagli attacchi sempre più pesanti a cui viene sottoposta a livello governativo”.
Il “Profilo di Salute e dei Servizi della Toscana” per la prima volta offre una lettura sistematica, aggiornata ed integrata dei dati di salute, in primo luogo i grandi indicatori relativi alle più importanti patologie e cause di morte (malattie degli apparati cardiocircolatorio, respiratorio, digerente, tumori, malattie infettive), e alla salute nelle fasce più vulnerabili (gravidanza e parto, bambini, anziani, stranieri, invalidi).
Si passa quindi ad indagare quelli che gli esperti chiamano i “determinanti di salute” ossia lo stato dell’ambiente (mare, acque, inquinamento dell’aria, elettromagnetico, acustico, rifiuti, uso dei fitofarmaci…) con relative azioni di prevenzione. Una analisi delle condizioni socio economiche e degli stili di vita della popolazione completano questa parte. Seguono i dati sul profilo dei servizi per la salute in Toscana: qualità, prevenzione, assistenza territoriale, ospedaliera, ambulatoriale, per la riabilitazione, tempi di attesa, utilizzo dei farmaci, quadro economico e sistema informativo.
“Di recente – prosegue l’assessore Rossi – il rapporto dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, un organismo che fa parte dell’Istituto di Igiene dell’Università Cattolica di Roma, ha promosso a pieni voti la sanità pubblica toscana.
Questa sorta di “foto di gruppo che ci fornisce l’Agenzia Regionale di Sanità conferma il giudizio sui passi avanti compiuti ma ci aiuta anche a scoprire le zone d’ombra e i punti deboli sui quali lavorare per il futuro. Penso in particolare al nuovo Piano Sanitario 2005-2007 che, riconfermando il precedente, punterà soprattutto sugli obiettivi di salute. Senza presunzione, siamo orgogliosi del ‘modello toscano’, che viene apprezzato e imitato anche altrove e siamo fermamente intenzionati a difendere i nostri livelli di salute, anche opponendoci a tagli ingiusti, indiscriminati, irresponsabili.
La pesante riduzione delle risorse e degli investimenti previsti dalla Finanziaria 2004, soprattutto nella sanità e nelle politiche sociali, mette infatti a rischio molti servizi e in serio pericolo il modello di welfare toscano.”
Chi sono i toscani e come è la loro salute
I cittadini toscani sono circa tre milioni e cinquecentomila, circa l’1% in meno rispetto a dieci anni fa. Il decremento sarebbe ancora più importante se non vi fosse stata in questi anni una sostenuta immigrazione, soprattutto di stranieri.
Questi si concentrano in alcuni territori: Prato, Empoli, Firenze, aree in cui la popolazione è perciò in aumento. La popolazione toscana è molto “vecchia”: addirittura 190 persone di 65 anni e più ogni 100 bambini. Sempre più bambini nascono da genitori immigrati: essi rappresentano il 13% dei nati in Toscana, e solo grazie a loro la nostra natalità è in leggero aumento negli ultimi 3 anni.
I toscani adulti sono spesso soprappeso (il 50% dei maschi e il 30% delle femmine), e circa 25.000 persone sono francamente obese.
I fumatori maschi sono ancora quasi mezzo milione, a fronte di circa 350.000 femmine, per un totale di circa 800.000. Si stima che ben 150.000 di questi siano “dipendenti” da nicotina ed abbiano bisogno di aiuto per smettere di fumare. Questo dato tuttavia è leggermente migliore del dato nazionale.
I toscani ed il Sistema Sanitario Regionale: quanto lo usano
Ogni anno, più di 2.500.000 cittadini toscani hanno almeno un contatto con il loro medico curante; quasi un milione si è rivolto almeno una volta ad un medico specialista pubblico, mentre circa 800.000 hanno usufruito di uno specialista privato convenzionato; quasi due milioni hanno avuto almeno un test diagnostico offerto dal servizio pubblico, e circa 300.000 si sono rivolti allo stesso scopo a strutture private convenzionate; circa 550.000 si sono ricoverati almeno una volta presso una struttura ospedaliera pubblica o convenzionata.
Le ricette per farmaci sono 21 milioni, 6-7 ricette per ogni cittadino ogni anno.
La macchina della sanità
Il Sistema si articola in 12 Aziende Sanitarie Locali e 42 Zone socio-sanitarie con strutture ambulatoriali e specialistiche, 4 Aziende ospedaliere-universitarie di terzo livello, fra cui 1 Ospedale pediatrico regionale, 4 Istituti a Carattere Scientifico. Le 12 Aziende Sanitarie locali sono a loro volta raggruppate in 3 Aree Vaste, ognuna dotata di una Azienda ospedaliera-universitaria di riferimento.
L’Ospedale Pediatrico Meyer ha funzioni di riferimento per tutta la Regione. In Toscana ci sono 54 presidi ospedalieri pubblici con 14.000 posti letto, 29 presidi ospedalieri privati convenzionati con 3.500 posti letto, 214 strutture residenziali per anziani con problemi di autosufficienza, con 8.500 posti letto, di cui 134 private convenzionate e 80 pubbliche, 119 strutture residenziali per problemi di salute mentale, con 816 posti letto, 60 strutture semiresidenziali per problemi di salute mentale, con 780 posti.
Nel Servizio sanitario regionale lavorano quasi 50.000 operatori di cui 7.200 medici, 22.000 infermieri, 6.700 altri operatori sanitari, 9.800 tecnici, 5.000 amministrativi. A questi si aggiungono 3.100 medici di medicina generale, 400 pediatri di libera scelta.
Le prestazioni
Vi sono stati circa 700.000 ricoveri (a favore di 550.000 cittadini). Le giornate di degenza in ospedale sono state 4.800.000, come se ciascun cittadino avesse passato un giorno e mezzo in ospedale nel corso dell’anno, per oltre 13.000 utenti al giorno.
I Pronto Soccorso toscani hanno ricevuto 1.200.000 accessi. 4.000 ricoveri di persone residenti in Toscana sono avvenuti in strutture di altre Regioni, ma 32.000 ricoveri di pazienti di altre Regioni sono avvenuti negli ospedali toscani. Abbiamo quindi “attirato” un numero netto di 28.000 ricoveri in un anno. Le prestazioni specialistiche ambulatoriali sono state 45 milioni, 30 milioni gli esami di laboratorio – 82.000 al giorno - 15 milioni gli altri esami diagnostici e visite specialistiche – 41.000 al giorno.
Il privato accreditato ha contribuito a questa attività per un po’ più del 10%. Oltre il 90% delle prestazioni ambulatoriali viene erogato entro 60 giorni, oltre il 73% entro 30 giorni. I 3.100 Medici di medicina generale (MMG) della Toscana assistono circa 3.200.000 utenti residenti e presenti, con una media di circa 1.000 assistiti per medico. Il 64% dei Medici toscani sono associati in cooperativa o in altre forme e collaborano, attraverso 12 accordi aziendali, al controllo della spesa, alla assistenza domiciliare, alla prevenzione, alla attività specialistica territoriale, ai percorsi diagnostico-terapeutici ed alle linee guida.
I 400 Pediatri di libera scelta assistono circa 320.000 bambini, con una media di 900 bambini per medico. Operano inoltre sul territorio circa 800 Medici di continuità assistenziale, che assicurano le guardie mediche notturne e festive.
Il servizio sanitario regionale assiste a domicilio circa 70.000 persone non autosufficienti e malati terminali con l’intervento degli operatori dei distretti e dei medici di medicina generale, in collaborazione con i Comuni per l’assistenza sociale.
Il 118 ha realizzato quasi 400.000 trasporti di emergenza in un anno.
La spesa sanitaria
Per il SST vengono spesi oltre 5 miliardi di euro l’anno. Per ciascun utente vengono spesi nell’anno circa 1.400 Euro. Il budget è così ripartito: 2.200 milioni all’ospedale, 2.700 milioni per l’assistenza territoriale, 240 milioni per la prevenzione collettiva.