Poco meno di 400 pazienti seguiti a Firenze, oltre 1.200 in tutto il territorio dell'Azienda sanitaria fiorentina con una copertura passata in cinque anni dal 10 al 33%. E' questa la fotografia del servizio di cura palliative nell'area fiorentina. Ma cosa sono le cure palliative? Si tratta di un modello di medicina che rifiuta l'accanimento terapeutico e che punta alla riduzione della sofferenza per i malati arrivati ormai alla fine della vita. L'obiettivo è stare davvero dalla parte del malato offrendo risposte adeguate ai suoi bisogni fisici, psicologici, spirituali e sociali per migliorarne, nei limiti del possibile, la qualità degli ultimi giorni di vita.
L'Unità cure palliative è stata costituita nel 2000 formalizzando e riunendo esperienze già presenti da alcuni anni nell'Azienda sanitaria. Adesso, con l'istituzione della Società della Salute, il servizio di cure palliative riceve un nuovo slancio. E' stato infatti deciso di creare un percorso unitario di assistenza dei malati terminali, una volta usciti dall'ospedale e tornati nelle loro abitazioni, basato sulla sinergia e il coordinamento tra le attività dell'Azienda sanitaria e quella delle associazioni di volontariato da tempo impegnate in questo ambito.
Una sinergia e un coordinamento certificato da una apposita convenzione che regola i rapporti tra l'Asl e i volontari.
Le cure palliative sono un tema di grande rilevanza all'interno del percorso del piano integrato per la salute. Quest'ultimo è uno strumento di programmazione unitario e innovativo della Società della Salute che affronta le problematiche rilevate intorno ai determinanti di salute e governa soluzioni sostenibili e trasversali. Uno dei tasselli fondamentali del piano integrato di salute è l'integrazione dei servizi sociosanitari per il cittadino-utente e la sua presa in carico.
L'altro compito e obiettivo della Società della Salute è quello di far interagire, dialogare e collaborare tutte quelle risorse ed agenzie territoriali che possono contribuire, ciascuno con le proprie specificità e competenze, al benessere individuale e collettivo della comunità. In questo contesto le cure palliative sono certamente un tema di grande rilevanza per la problematica delicata e complessa che trattano, per la sofferenza connessa che investe l'utente ed i suoi familiari e per i risvolti sanitari e sociali correlati.
La convenzione, già deliberata dagli organi di governo della Società della Salute e che sarà stipulata nelle prossime settimane tra l'Azienda sanitaria e le associazioni del volontariato impegnate quotidianamente sul campo, ha l'obiettivo di programmare e sistematizzare una collaborazione operativa tra l'azienda ed il volontariato. Il tutto rispetto delle linee tracciate da un'apposita normativa regionale del 2004 e dello piano sanitario regionale. Attualmente (e sino ad oggi separatamente) l'Azienda sanitaria, con i suoi servizi, e le associazioni hanno in carico complessivamente oltre 1.500 utenti.
Con questa convenzione si avrà un importante salto di qualità. Prima di tutto il percorso di presa in carico dell'utente oncologico sarà unificato, concordato ed integrato mentre nel contempo sarà monitorato nel suo complesso dal servizio pubblico aziendale e quindi dalla Società della salute. Inoltre, anche nel rapporto con le strutture ospedaliere e nelle dimissioni dell'utente verso la presa in carico territoriale, con la convenzione sarà garantito un percorso più chiaro e definito oltre che razionalizzato.
Individuato, per esempio, anche il lasso di tempo in cui il malato sarà preso in carico (48 ore dalla richiesta). In terzo luogo in questo modo si concretizza e si formalizza la partecipazione attiva del volontariato nel percorso articolato del piano integrato. Da sottolineare infine che sarà istituito anche un tavolo tecnico composto da Azienda sanitaria fiorentina, associazioni di volontariato, Istituto Toscano Tumori, medici di famiglia e dipartimenti oncologici dell'Asl e di Careggi.
Questo tavolo dovrà monitorare il percorso complessivo, individuare eventuali margini di miglioramento e intervenire quando necessario.