PRATO – Altro che “impatto mite”: secondo il presidente di Confartigianato Imprese Prato, Stefano Acerbi, l’entrata in vigore di Basilea 2 non sarà indolore per le piccole imprese artigiane.
“Senza nulla togliere alla bontà dello studio della Camera di commercio presentato nei giorni scorsi – fa osservare Acerbi – francamente la sensazione sullo stato di salute finanziaria delle imprese del nostro distretto ci sembra diversa rispetto a quella delineata dall’indagine, soprattutto laddove si parla di livelli di esposizione al rischio bassi o molto bassi”.
Per le piccole imprese, dunque, il rapporto con le banche rimane difficile, soprattutto in termini di accesso al credito: in questa situazione, secondo Confartigianato, l’applicazione degli accordi in merito a Basilea 2 potrebbe portare a una perdita del rapporto personale tra le banche e le imprese (il rapporto banca - impresa potrebbe diventare "meccanizzato"), peggiorando le condizioni di accesso al credito di alcune tipologie di aziende, soprattutto di quelle già messe a dura prova dal protrarsi della crisi economica.
Di qui il ruolo fondamentale svolto dai Confidi, considerati dalle banche uno degli strumenti di mitigazione del rischio, consentendo così alle imprese di ottenere crediti a condizioni più favorevoli. “È anche grazie al buon lavoro svolto da queste strutture – prosegue Acerbi – se, negli ultimi anni, si sono potuti evitare episodi di ‘collasso’ finanziario nel nostro distretto”.
Dello stesso avviso è Lido Lascialfari, presidente di Artigiancredito di Prato, che intravede una possibilità per rendere più facile l’accesso delle imprese al credito bancario, con l’istituzione dal 1° gennaio 2006 del “nuovo” Artigiancredito Toscano: un soggetto unico che raggruppa al suo interno 18 cooperative artigiane di garanzia toscane.
“Le piccole imprese – spiega Lascialfari - possono così contare su un nuovo intermediario finanziario capace di soddisfare tutte le loro esigenze e offrire maggiori garanzie al sistema bancario: il consorzio, ad esempio, garantisce l’opportunità di emettere fideiussioni, in un momento in cui non è sempre facile ottenerle dalle banche.