"Col mese di settembre riaprono le aziende, ricomincia l'attività economica ma per garantire un adeguato slancio sarebbe opportuno che le istituzioni pubbliche, dalla Regione al Comune e la Camera di Commercio, assicurassero alle piccole e medie imprese e a tutte le partite Iva, la vera forza economica della Toscana, adeguati sostegni economici in vista dell'applicazione, nel 2006, del cosiddetto accordo Basilea 2". È quello che propone il consigliere comunale di Forza Italia, Massimo Pieri sottolineando che l'accordo «Basilea 2» "impone agli istituti di credito regole rigide per l'erogazione di finanziamenti.
Le piccole e medie imprese - prosegue Massimo Pieri - saranno sottoposte ad un'accurata valutazione sulle effettive capacità di far fronte agli impegni assunti con l'accesso al prestito e saranno condizionate negativamente dalle nuove regole sia per i maggiori ostacoli che incontreranno a reperire finanziamenti sia per l'aumento del costo del denaro che verrà imposto dagli istituti bancari per coprire il rischio connesso all'erogazione dei fondi in caso di rating non positivo". "Una soluzione - ha precisato Massimo Pieri - potrebbe essere di spostare, coinvolgendo il ministero competente e le associazioni di categoria, la valenza della «garanzia consortile» da «accessoria» a «reale».
È necessario garantire la possibilità ai consorzi fidi di intrattenere un sempre miglior rapporto con gli istituti bancari affinché le aziende possano sfruttare le opportunità delle convenzioni con loro stipulate ed avere, di conseguenza, il 50% del rischio dell'operazione bancaria e tassi agevolati". "Questo perché il sistema produttivo toscano è costituito da circa 387.000 imprese quasi interamente di piccole o medie dimensioni e pertanto gli effetti legati all'applicazione di queste regole avranno pesanti ricadute sul territorio - ha concluso Massimo Pieri -.
Nel 1999 la Regione Toscana ha firmato un protocollo con le banche, che è stato riconfermato e che prevede agevolazioni a favore delle imprese nell'accesso ai finanziamenti".