PRATO – “Il distretto pratese è probabilmente arretrato su molti fronti ma certamente lo è su uno: la considerazione del mondo delle piccole imprese e dell’artigianato in particolare”. Pierluigi Galardini, segretario di Confartigianato Prato, commenta così alcune posizioni emerse nell’ambito del convegno di Artimino circa le novità introdotte dalle direttive di Basilea2. “C’è chi ha sostenuto – dice Galardini – che i terzisti sono da sempre abituati a bussare alla porta dei direttori di banca per chiedere soldi un prestito.
È necessario far presente, a chi la pensa così e all’opinione pubblica, che ormai da anni i piccoli imprenditori e i terzisti in genere, sono invece abituati a rivolgersi alla nostra struttura presentando progetti, siano essi di ristrutturazione finanziaria o di investimento – che insieme a loro valutiamo e soppesiamo, sulla base anche dei bilanci aziendali, scegliendo il prodotto finanziario più adeguato alle loro esigenze. Credo che sia il tempo, anche per i cosiddetti esperti, di aggiornarsi circa la realtà attuale delle piccole e delle microimprese”.
Per quanto riguarda Basilea 2, Paolo Scannerini, direttore di Artigiancredito di Prato, ammette che le difficoltà per le microimprese certo non mancheranno ma allo stesso tempo si creeranno anche importanti opportunità: in questo sarà sempre più decisivo e fondamentale il ruolo giocato dalle cooperative di garanzia delle associazioni. Le quali hanno già fatto passi importanti in questo senso.
“Al tradizionale impegno nel nostro ruolo di interfaccia tra impresa e banca – spiega Scannerini - già da tempo abbiamo affiancato quello di gestire gli effetti prodotti dal cambiamento: per questo, abbiamo attivato un servizio di consulenza all'impresa, sostenendo le nostre aziende nella progettazione del loro sviluppo, sia attraverso la predisposizione di “Business plan”, che di progetti di “start-up”.
Il sistema dei Confidi si sta quindi organizzando per tempo, allo scopo non solo di accompagnare le imprese nel cambiamento ma anche e soprattutto per dare loro la possibilità di coglierne le nuove opportunità. “Vista anche la recente legge sui Confidi – sottolinea Scannerini - si pongono nuove opportunità per il ruolo che i Confidi stessi possono assumere. In virtù di questi sviluppi, è stato avviato un progetto di fusione per incorporazione di tutti i Confidi aderenti ad Artigiancredito Toscano, al fine di trasformare il sistema in un consorzio di primo livello, in grado di iscriversi come “Intermediario finanziario” e quindi, di prestare “garanzie” riconosciute valide anche ai fini della “ponderazione del rischio bancario”, con evidenti e positivi riflessi nel rapporto banca e impresa assistita”.