Firenze – Dopo aver organizzato in agosto il congresso mondiale della Society for Medicinal Plant Research nel corso del quale ha annunciato la scoperta di un nuovo potente antimalarico, la Facoltà di Farmacia dell’Università di Firenze torna ad accreditarsi come centro d’eccellenza. Per prima in Italia e per prima in Europa organizza infatti un corso di perfezionamento per farmacisti dedicato ai “Fitoterapici della Medicina Tradizionale Cinese”. Minimo 25 gli iscritti, massimo 60, scadenza delle iscrizioni il 28 novembre, 80 ore di lezione (tutti i sabati) dal 21 gennaio al 25 marzo 2006, costo 600 euro.
“E’ un’iniziativa di grande spessore culturale che viene incontro anche a esigenze concrete dettate dalla presenza in Toscana di una comunità cinese sempre più folta”, spiega il professor Franco Vincieri, direttore del corso, vicepreside della Facoltà di Farmacia, nonché specialista di fitochimica di fama internazionale, “Il nostro obiettivo è di formare professionisti di alto profilo capaci di gestire i vari problemi connessi sia alla preparazione che alla vendita dei prodotti fitoterapici della medicina tradizionale cinese e di garantirne così qualità e sicurezza d’uso”.
Il corso nasce nel quadro del recente accordo tra Ministeri della Salute di Italia e Cina per promuovere studi comuni su questa medicina antichissima che anche l’Occidente considera ormai come formidabile miniera in gran parte da scoprire.
Punto di riferimento sono peraltro le normative comunitarie che riguardano la nuova classe dei medicinali tradizionali di origine vegetale. Per gli iscritti 10 crediti formativi (CFU) e l’esonero dagli obblighi degli ECM (educazione continua in medicina) per il 2006.
Oltre che da Vincieri il team dei docenti è così composto: per la Farmacoterapia dal dottor Roberto Gatto, presidente del Centro Studi So Wen nonché consulente del Ministero della Salute in tema di farmacologia tradizionale cinese; per gli aspetti principali del pensiero medico cinese dai dottori Franco Cracolici, presidente della Scuola di Agopuntura e Sonia Baccetti, direttrice del Centro di Medicina Tradizionale Cinese della ASL 10; per la Tecnologia e Legislazione Farmaceutica dalla professoressa Anna Rita Bilia e dal ricercatore Giovanni Mazzi.
Si articola in cinque moduli di due giorni ciascuno con lezioni ex cathedra e tavole rotonde, presentazione di droghe e fitoterapici, oltre alla possibilità di consultare e discutere l’edizione inglese della Farmacopea Cinese.
Temi di studio: le norme comunitarie e cinesi sui farmaci di origine vegetale (materie prime, sicurezza, controllo qualità, etc), nozioni di tecnologia farmaceutica e di fitochimica. Saranno descritte le classificazioni tradizionali delle singole sostanze, i rimedi e le più importanti ricette composte della Materia Medica Cinese.
Inoltre, per una più ampia comprensione degli argomenti, saranno illustrati gli aspetti principali del pensiero medico cinese e come questo si traduce nei fitoterapici e nelle ricette composte che li contengono.