La Giunta Municipale ha approvato il Patto di Intesa della Rete di Solidarietà, un servizio territoriale del quale fanno parte, oltre all’Amministrazione Comunale, alcune Organizzazioni di Volontariato: Auser Bagno a Ripoli Volontariato, Calcit Chianti Fiorentino, Centro Sociale Anziani di Ponte a Ema, Confraternita della Venerabile Misericordia di Santa Maria all’Antella, Croce d’Oro di Ponte a Ema, Fratellanza Popolare e Croce d’Oro di Grassina, Comitato della Croce Rossa Italiana di Bagno a Ripoli.
La Rete di Solidarietà ha sede presso il Servizio Socio-Assistenziale Comunale (via Fratelli Orsi 22, Capoluogo), ha il suo centro di coordinamento nel Punto Anziani e sarà dotata di un Centro di Ascolto con un numero verde gratuito, che offrirà i seguenti servizi:
o informazioni sul disbrigo delle pratiche e sui servizi socio-sanitari istituzionali presenti sul territorio;
o compagnia;
o accompagnamenti vari: per la spesa, per i farmaci, per i cimiteri, ecc.;
o pasti a domicilio;
o teleassistenza, telesoccorso;
o iniziative sociali e ricreative.
“Con un’immagine presa in prestito dall’informatica – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche del Welfare Elena Dal Pino – si può dire che tutti siamo in rete.
L’idea sempre più ricorrente nell’organizzazione dei servizi è quella di sfruttarne la ricchezza e le potenzialità strutturandoli in una rete, un’operazione che spesso conviene sia da un punto di vista pratico, sia sul versante economico. Su questi princìpi, frutto di un enorme lavoro avviato con la precedente amministrazione, sta nascendo la Rete di Solidarietà (la firma ufficiale sarà a settembre), che si pone diversi importanti obiettivi: sostenere e creare relazioni informali fra cittadini, associazioni e servizi sociali per ampliare la conoscenza dei servizi e rendere più tempestivi ed efficaci gli stessi servizi; rafforzare la solidarietà, migliorando la comunicazione fra le persone a garanzia dei diritti di cittadinanza; offrire momenti di ascolto, informazione e orientamento per dare risposte concrete ai bisogni sociali, in particolare agli anziani che vivono da soli; avere anche una capacità di proposta di iniziative ed attività sociali e culturali.
Ma soprattutto – ha concluso l’Assessore Dal Pino – prendere atto della ricchezza e della qualità dei servizi che esprime il nostro territorio (Comune, Asl, Volontariato) e farla funzionare insieme e nel migliore dei modi”.