Il Consiglio Comunale di Fiesole ha giovedì approvato un atto di indirizzo a sostegno della popolazione anziana. Nel documento, dopo aver ricordato i servizi offerti alla popolazione anziana nel Centro di Villa Rigoli, i soggiorni estivi, lo sportello informativo “mai dire vecchio”, alcune facilitazioni fiscali, l’assistenza domiciliare e il ricovero in Rsa, che ci si impegna a mantenere e in alcuni casi incrementare nel corso del 2005, si prende atto del sostanziale invecchiamento della popolazione, del fatto che il maggior numero di anziani vive autonomamente nel proprio ambiente familiare e soprattutto che gli anziani non sono solo un dato demografico, ma persone fortemente radicate nel nostro territorio e attaccate alla propria autonomia per cui uno dei principi su cui l’amministrazione vuole puntare è il mantenimento degli anziani nelle loro abitazioni, per il maggior tempo possibile mettendo quindi in primo piano il rispetto della persona, evitando spersonalizzazioni e rotture con la storia di una vita.
Fra le premesse dell’atto vi è poi il fatto che i cambiamenti dei modelli familiari non permettono più alla famiglia di svolgere il tradizionale ruolo di supporto e di aiuto, ed è in atto un processo di deistituzionalizzazione con motivazioni legate ai costi sociali che riporta al centro il problema della qualità della vita nell’insieme delle relazioni nel quale l’anziano deve essere messo in condizione di vivere il più a lungo possibile. Essendo la protezione degli anziani, si afferma nel documento, il punto di forza della politica dell’Amministrazione deve diventare la messa in rete di tutte le associazioni del terzo settore che adottano come modalità di lavoro la familiarità e la conoscenza fra le persone, o meglio ancora la solidarietà e il senso di appartenenza al fine di arginare l’isolamento e la solitudine quale punto di debolezza della condizione della persona anziana. Ritenuto che per fare ciò non sono sufficienti le politiche di tipo assistenziale e sanitario ma è necessario attivare una rete di relazioni sociali, di supporti ed iniziative che possano favorire la partecipazione dell'anziano valorizzandolo come risorsa e considerato che il concetto di anziano come risorsa significa il coinvolgimento nelle fasi di analisi dei bisogni riferiti all'ambito di intervento, in quelle di messa a punto del programma e nella successiva esecuzione e infine che attualmente l’attenzione e le risorse sono destinate prevalentemente ad anziani con difficoltà motorie o cognitive a cui già si risponde con residenze protette, comunità alloggio, residenze sanitarie, si propongono due novità.
In primo luogo un Tavolo permanente a favore degli anziani che metta in diretta relazione il Comune con gli anziani mediante le loro organizzazioni, prevedendo incontri regolari di conoscenza ed elaborazione, prefigurando scenari idonei ad accogliere le diverse istanze e rendendo tutti parte attiva delle proposte. In secondo luogo un Piano per le attività di socializzazione delle persone anziane che attivi meccanismi di collaborazione e integrazione fra tutti i protagonisti, che partendo da una riflessione sul benessere e i servizi delle persone anziane porti a migliorare le condizioni di vita degli anziani, rendendoli più protagonisti della nostra comunità.(mr)