Nella Londra del 1938, l'attrice teatrale Julia Lambert (una strepitosa Annette Bening ) è una diva del palcoscenico al culmine della carriera. Ma il tempo passa e la donna che conosce solo le maschere del teatro ha voglia di cambiare. Inizia cosi' 'La Diva Julia' di Istvan Szabo, commedia sofisticata con un pizzico di dramma.La donna, sposata con l'affascinante impresario Michael Gosselyn (Jeremy Irons) in una relazione piuttosto aperta, si innamora cosi' di Tom (Shaun Evans), un ragazzo americano con tanta voglia di arrivare.
Ma quando scopre che in realta' Tom vuole solo tentare l'arrampicata sociale sfruttando le sue relazioni, Julia si vendica.Ma lo fa in maniera indiretta, ovvero colpendo la giovane attrice esordiente Avice Crichton (Lucy Punch) che recita nel suo spettacolo e che scopre essere l'amante segreta di Tom. Tanti primi piani per volonta' dello stesso regista ungherese premio Oscar (''il cinema e' la sola forma d'arte che permette di mostrare un'emozione che nasce su un viso'') e una storia che non puo' che ricordare, almeno alla fine, 'Eva contro Eva' (1950) di Joseph L.
Mankiewicz, anche se il regista nega ogni similitudine, pur ammettendo di amarlo molto. ''La Bening - spiega - e' un' attrice arrivata che vive in una societa' che le chiede di recitare anche al di la' del palcoscenico. Una donna che non sopporta piu' questo ruolo che vuole sia perfetta in tutto, come moglie, come attrice, un donna, infine, che sta invecchiando e che non sa neppure bene chi e' davvero''.La scelta della Bening (che per questo film ha vinto il Golden Globe e ha corso per l'Oscar come migliore attrice) e' stata quasi obbligata: ''mi occorreva un'attrice davvero professionale, una come la Bening che ha recitato in teatro Ibsen, Checov e Goldoni, una persona capace come il personaggio che interpreta di sedurre il pubblico''.
Oggi - sottolinea il regista - non ci sono piu' attrici cosi' come sono state, per parlare delle italiane, Anna Magnani, Monica Vitti, Giulietta Masina che ''sono attrici per sempre. Ma piuttosto dive passeggere che dopo due o tre anni di successi sono costrette ad aprire un ristorante e imparare a cucinare''.
AL