(27 aprile 2005) – La Giunta Provinciale, su proposta dell’assessore alle Pari Opportunità Marzia Monciatti, ha deciso di istituire per il 28 aprile di ogni anno, a partire dal 2005, una “Giornata delle Ragazze”. Una nuova ricorrenza con un taglio non generico ma dedicata alla riflessione sulla presenza delle donne negli studi, della ricerca e nelle professioni scientifiche.
La Prima Giornata delle Ragazze è stata presentata questa mattina in Palazzo Medici Riccardi dall’assessore Monciatti.
Nell’occasione sono stati resi noti i dati sulla presenza delle donne, come studentesse e come docenti, nelle facoltà scientifiche.
Dati che se possono essere migliorati per quanto riguarda il rapporto fra studentesse e totale degli iscritti nelle facoltà scientifiche - che in Italia è del 38% e nell’Ateneo fiorentino sale al 45,7% - non sono certo confortanti quando si va a vedere quante donne ci sono fra i docenti: qui nelle facoltà fiorentine la percentuale scende al 27,8% mentre il dato nazionale rilevato dall’Istat ci dice che in Italia appena l’11,1 % delle cattedre scientifiche è in mano a donne.
Nessuna donna per esempio insegna scienze ambientali, solo 2 chimica industriale.
149 su 2667 quelle docenti a ingegneria, 430 su 2989 a matematica, 314 su 3201 a Medicina.
A Firenze le professoresse universitarie nelle facoltà di Agraria, Architettura, Farmacia, Ingegneria, Medicina, Scienze e Statistica sono 443 su 1591 incarichi.
Il programma della Prima Giornata delle Ragazze si sviluppa il 28 aprile in Palazzo Medici Riccardi dove a partire dalle 10.30 le studentesse fiorentine di sei istituti superiori di Firenze (i Licei “Galileo”, “Michelangelo”, “Gramsci”, “Castelnuovo”, “Leonardo da Vinci” e l’Educandato della “SS.
Annunziata”) incontreranno ricercatrici e scienziate (la matematica Adriana Garroni, l’esperta in formazione Dorotea De Luca, la ricercatrice di fisica-matematica Elena Comparini, l’astrofisica Silvia Masi), insieme al Presidente della Provincia Renzi, all’assessore Monciatti, al Prefetto Lombardi e alla Consigliera provinciale di Parità Maestrelli, quella regionale Marina Capponi e la Presidente della Commissione Pari Opportunità della regione Mara Baronti Nel pomeriggio trasferimento a cura di LI.NEA che ha offerto così il proprio contributo e stage in un’impresa ad alta tecnologia del territorio fiorentino, la El.En.
di Calenzano, che produce apparecchiature che utilizzano laser.
“Abbiamo voluto dedicare alle ragazze un appuntamento annuale – ha spiegato questa mattina l’assessore Monciatti – che offra loro un momento di dialogo con la scienza attraverso l’incontro con le donne che proprio della scienza hanno fatto una scelta di vita.”
Messaggi di augurio per la Giornata delle Ragazze sono arrivati dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e dal premio Nobel Rita Levi Montalcini.
“A differenza della staticità della situazione quale appariva all’inizio del secolo scorso – ha scritto Rita Levi Montalcini nel suo saluto all’iniziativa – la mobilità che prevale oggi nella società moderna e i nuovi mezzi a disposizione prospettano scenari infiniti.
Le giovani donne oggi sono in grado di assumere posizioni direttive a livello sociale, politico e scientifico. La creatività, del tutto femminile, e l’efficienza organizzativa potranno innescare meccanismi di trasformazione radicali, essenziali per l’intera società. E’ questo un cambiamento centrale della società globale per poter affrontare le grandi sfide in un mondo coinvolto da rivoluzioni tecnologiche, economiche e politiche interrelate fra loro e al tempo stesso senza barriere geografiche”.
La manifestazione ha avuto anche il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero per le Pari Opportunità.
Una notazione infine sul manifesto della Giornata delle Ragazze, che è stato disegnato da un gruppo di studentesse del Liceo Artistico “Leon Battista Alberti” di Firenze.
Raffigura una donna con alcuni segni del suo divenire protagonista consapevole della società attraverso la conquista del sapere scientifico (dal pensiero platonico-euclideo, simboleggiato dal cono, passando attraverso Galileo, fino alla formula einsteiniana della relatività), mantenendo però il suo ruolo in armonia con la natura che le fa da sfondo.