Domani il Festival dei Popoli giunge alla seconda giornata. Dall’Iraq alla Palestina, dall’Italia all’Est europeo, altre sei attraenti proiezioni all’Alfieri Atelier, molte delle quali alla presenza del regista.
La giornata inizierà alle ore 15 con la proiezione di ‘L’appeal de Kerbala’ – La strada per Kerbala (sezione Presente Documentato). Un intenso e penetrante reportage tra i fedeli sciiti durante il pellegrinaggio da Bagdad a Kerbala nell’aprile del 2004. Proibita durante la dittatura di Saddam Hussein, la marcia di 110 km verso la capitale sciita avviene alla fine dei 40 giorni di lutto che commemorano la morte dell’Imam Hussein (680 d.C.).
Lungo la strada, la videocamera registra riti religiosi e sociali, dimostrazioni politiche, incontri con soldati americani. Il racconto della regista e le parole di un poeta sciita, ex prigioniero politico, aiutano a scendere nel cuore di una comunità a lungo oppressa, che celebra la ritrovata libertà nel contesto di tensione dell’Iraq occupato. Alla proiezione sarà presente l’autore Katia Jarjoura.
Dopo ‘Good Times–Bei Tempi’ di Alessandro Cassigoli e Dalia Castel (ore 16.20), alle 18.40 va in scena il secondo documentario del Concorso Italiano dal titolo ‘I dischi del Sole’.
La collana discografica I dischi del Sole costituisce la più importante esperienza di ricerca, documentazione e diffusione di musica popolare italiana e ha dato vita e memoria sonora ai grandi momenti della cultura e della politica del Paese. Il film accosta immagini e musiche d’epoca per comporre una trascinante compilation assolutamente fuori dagli standard del videoclip. Alla proiezione sarà presente l’autore Luca Pastore, Stefano Arrighetti (Direttore Istituto E. De Martino), Ivan Della Mea e Caterina Bueno.
In prima serata (ore 21), per il Concorso Internazionale, andrà in scena ‘Cesky Sen’ di Vit Klusak e Filip Remunda.
‘Il Sogno ceco’ è il nome di un nuovo, sfavillante ipermercato della Repubblica Ceca destinato a rimanere nella memoria di tutti coloro che sono andati all’inaugurazione e hanno scoperto che…non è mai esistito. Quella che sembra una colossale beffa è in realtà il frutto di un esperimento mediatico: pubblicitari e curatori dell’immagine hanno dimostrato l’efficacia dei loro strumenti di persuasione anche quando il prodotto è letteralmente inesistente. Una lucida riflessione sull’influenza del mondo della comunicazione e della pubblicità nella nostra quotidianità e nel nostro immaginario collettivo.