Sembra quasi che la calura ferragostana abbia sciolto una questione a suo tempo motivo di grandi dibattiti ma che adesso pare sparita del tutto dai mezzi di informazione: il parcheggio interrato della Fortezza da Basso. Eppure chi ha occasione di transitare ogni mattina, con il treno, sui binari sovrastanti il cantiere, oramai di nuovo operativo, non può fare a meno di notare che le correzioni a suo tempo annunciate (arretramento del corpo di fabbrica rispetto alle mura, abbassamento della quota dell'edificio dal piano di campagna, demolizione dei "denti", ovvero degli avancorpi verso i bastioni) non sono state minimamente apportate.
A suo tempo erano stati annunciati in maniera particolareggiata gli interventi di "risanamento" della struttura. Come mai, alla riapertura del cantiere, si è semplicemente proseguito nella costruzione senza alcuna traccia di demolizioni? Perché laddove alla
chiusura del cantiere c'erano solo dei piloni adesso c'e' un tetto di cemento e lo stabile nel suo complesso non è arretrato di una virgola rispetto alle mura. E' stato forse cambiato
qualcosa? I cambiamenti annunciati non sono piu' necessari? Perche'? O forse si cerca ancora una volta di mettere di fronte alle cose ormai
fatte sfruttando i mesi e la disattenzione estiva?
Lorenzo Norfini