Il Coordinamento dei Comitati Cittadini di Firenze canta vittoria sul parcheggio "interrato" davanti ai bastioni nord della cinquecentesca Fortezza da Basso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 aprile 2004 14:15
Il Coordinamento dei Comitati Cittadini di Firenze canta vittoria sul parcheggio

L'Assessore all'Urbanistica Gianni Biagi in merito al parcheggio "interrato" che sta costruendo davanti ai bastioni nord della cinquecentesca Fortezza da Basso, afferma che "il percorso procedurale del provvedimento, che si è concluso con la conferenza di servizi dell'aprile 2002", è «regolare».
"Su questo -commenta Mario Bencivenni, del Coordinamento dei Comitati Cittadini di Firenze- non avevamo dubbi poiché, avendo visionato gli atti dell’ultima Conferenza dei servizi (aprile 2002), avevamo visto che il progetto era stato approvato da numerosi uffici interessati a vario livello: in particolare il documento recava le firme di approvazione del Dirigente dell’Urbanistica arch.

Gaetano di Benedetto e dell’allora Soprintendente prof. Domenico Valentino.
Vorremmo tuttavia far presente che la regolarità formale dell’atto è cosa diversa dal contenuto di ciò che si è approvato: se così non fosse, non si capisce perché ormai da circa 20 giorni, cioè dal momento del nostro esposto alle autorità competenti – al quale, per inciso, ancora non è stata data risposta – , la visione dello stato di avanzamento del cantiere del parcheggio interrato abbia suscitato l'indignazione dell'opinione pubblica fiorentina e nazionale e sia stato aperto un procedimento di accertamento da parte della Procura della Repubblica in merito ad una gravissima ipotesi di reato quale danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico e deturpamento di bellezze naturali.
Riteniamo che l'approvazione delle autorità competenti a un progetto come quello che vediamo davanti ai nostri occhi sia in netto contrasto con quanto previsto dalle leggi di tutela dei beni culturali del nostro paese e dalle acquisizioni teoriche della teoria del restauro e della tutela che ormai da quasi un secolo sono patrimonio comune.


In questo senso vorremmo invitare il prof. Domenico Valentino, l'assessore Gianni Biagi, l'architetto Gaetano Di Benedetto e anche il nostro Sindaco Leonardo Domenici a rileggersi quanto è stato scritto in merito alla tutela dei monumenti e dell'ambiente monumentale a partire da Gustavo Giovannoni (1873-1947) e dalla Carta di Atene (1931) fino a oggi. A questi signori che, pur ricoprendo importanti incarichi pubblici, sembrano ignorare quei capisaldi teorici della tutela che ogni studente universitario di architettura è tenuto a conoscere, vorremmo infine ricordare che non solo la Fortezza da Basso ma anche tutta l'area interessata al progetto del parcheggio interrato è sottoposta ad un vincolo diretto di tutela grazie al decreto ministeriale del 27 febbraio 1984.
Si deve affermare chiaramente che ciò che si sta costruendo a ridosso dei bastioni cinquecenteschi è uno scempio e un oltraggio, e il fatto che l'iter amministrativo sia regolare non rappresenta una giustificazione, ma anzi costituisce un’aggravante.
Per le ragioni sopra espresse, e in sintonia con le numerose prese di posizione contro questo scempio espresse dalla società civile, da organizzazioni ambientaliste e da esponenti del mondo politico, riteniamo che l’unico provvedimento dovuto sia quello di riportare il progetto al rispetto delle quote originarie del piazzale esistente prima dei lavori e a un allontanamento del nuovo corpo di fabbrica del parcheggio dai bastioni della Fortezza, in modo da restituire il corretto rilievo agli interessi della tutela e del rispetto di un bene culturale di questa importanza rispetto alle esigenze di redditività economica che ormai emergono chiaramente dietro questo progetto.
Ci farebbe inoltre enormemente piacere sapere, al di là delle ridicole argomentazioni di giustificazione addotte dalle autorità competenti che sono chiamate a rispondere di questo scempio, come è possibile che un progetto nato e sbandierato come finalizzato alla realizzazione di un parcheggio interrato di tre piani finisca per comprendere una galleria commerciale fuori terra di 1200 mq e se questo sia coerente con una prassi amministrativa corretta e trasparente".

Notizie correlate
In evidenza