"Nel piazzale Caduti nei Lager non è mai stato previsto né sarà realizzato alcun edificio fuori terra. Al termine dei lavori, sopra il parcheggio sotterraneo ora in costruzione ci sarà un grande giardino. Inoltre, grazie allo scavo che ha riportato alla luce tutta l'altezza delle mura, sarà possibile passeggiare lungo la Fortezza con un camminamento che prima non esisteva, e che permetterà di utilizzare una porta di accesso rimasta per decenni coperta e inaccessibile". La precisazione è dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi.
"La differenza di livello rispetto alla situazione precedente, quando l'area era adibita a parcheggio dei bus, si riferisce non a costruzioni fuori terra, ma al piano del terreno. Piano che di fatto corrisponde al 'soffitto' del parcheggio interrato, di cui per ora si vede costruita solo una piccola parte; il resto è ancora allo stato di scavo. Ed è questo che forse può trarre in inganno gli osservatori. Si sta comunque valutando se esiste la possibilità di abbassare la quota del giardino sul lato verso la ferrovia, dove il progetto prevede la differenza maggiore (fino a 2 metri e 70) fra il livello di quella che era la pavimentazione del vecchio parcheggio e quello del manto d'erba del futuro giardino".
Questo il testo della lettera aperta al sindaco del capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi:
Caro Sindaco,
ci avevano sempre detto che l'area del piazzale Caduti dei Lager sarebbe diventata una piazza con un giardino ma ora scopriamo che verrà costruito un edificio alto anche fino a due metri e settanta.
A questo punto è necessario ripercorrere le tappe di questa vicenda.
Il 31 gennaio 2000, durante la conferenza dei servizi che riguardava l'intervento di pedonalizzazione dell'area fra la Fortezza da Basso e il Palazzo dei Congressi, la rivisitazione della zona acquisì pareri favorevoli da parte del Provveditorato alle Opere Pubbliche, dell'Autorità di Bacino, della Soprintendenza ai Beni Archeologici, dell'Arpat, delle Asl e da altri enti che gestiscono i servizi.
Nel corso della riunione, con la delegazione della Sovrintendenza ai Beni ambientali e architettonici, guidata dal soprintendente Mario Lolli Ghetti, fu aperto un tavolo di confronto.
Già allora la Soprintendenza pose una serie di questioni sul progetto, in particolare chiese uno studio più attento della sistemazione a verde e che si rispettase il progetto originario dell'architetto Poggi, che prevedeva un giardino. Lolli Ghetti chiese anche di realizzare l'opera con particolare attenzione all'edificio della Fortezza. L'allora assessore Amos Cecchi, con delega alle grandi opere, assicurò la Soprintendenza affermando che: "si è dato mandato ai nostri tecnici di considerare attentamente le osservazioni poste dalla Soprintendenza, in modo da dare risposte positive".
Da sempre, quindi, il consiglio comunale conosceva le caratteristiche del nuovo parcheggio: l'interramento, la sistemazione a verde dell'area e la valorizzazione della Fortezza da Basso.
Questa scelta fu confermata anche dalla giunta che a fine ottobre 2000 garantì questa impostazione e spiegò la filosofia dei projet.
Nella delibera, in pratica, l'accordo con i privati prevedeva che in cambio della pedonalizzazione della Fortezza il Comune permettesse la realizzazione e la gestione dei parcheggi tra i quali quello di piazzale Caduti dei Lager, per 798 posti (278 per 99 anni, 520 per 30 anni). L'assessore e allora vicesindaco Cioni dichiarò: "sarà completamente ricostruito il disegno urbano dell'area, in base ai disegni originali del Poggi".
Il consiglio comunale continuava quindi a sapere che la prerogativa dell'operazione del nuovo parcheggio doveva essere l'interramento, consentendo una sistemazione a verde dell'area e una valorizzazione della Fortezza.
Questo anche quando, dopo alcuni imprevisti tecnici, ovvero la scoperta di presenza di una falda acquifera non nota in fase di progettazione preliminare, ci si accorse che il progetto doveva essere un parte modificato.
Rispetto al progetto originale furono "persi" 253 posti auto. Il parcheggio doveva quindi essere realizzato su due piani anziché su tre: in totale i posti auto sarebbero stati 545 invece che 798 non risultavano altri cambiamenti. Cambiava la volumetria interna, che diminuiva con la necessaria diminuzione di un piano sottoterra, ma non si modificava il progetto per la parte superiore della piazza che come ricordiamo doveva essere riportata al progetto originario dell'architetto Poggi, ovvero a giardino, con particolare attenzione all'edificio della Fortezza.
E anche nell'incontro pubblico organizzato il 24 aprile 2002 nel Salone dei Duecento, proprio per discutere con la città dell'assetto funzionale dell'area della Fortezza da Basso, si confermò quanto tutti sapevano.
Lavori che procedevano tranquillamente anche a gennaio 2004 quando il sindaco, accompagnato durante un sopralluogo ai cantieri dal suo quarto assessore al traffico, ovvero Vicenzo Bugliani, disse: "i lavori procedono come prestabilito".
Da sempre il consiglio comunale conosceva le caratteristiche del nuovo parcheggio: l'interramento, la sistemazione a verde dell'area e la valorizzazione della Fortezza da Basso.
Questo sapevamo e questo hanno sempre confermato i vari assessori con delega al traffico ed ai project che si sono succeduti,.
Adesso, però, i tecnici sembrano confermare che fuori terra verrà realizzato un edifico che misura tra il 1 metro ed i 2,70 metri. In pratica, un blocco di cemento che non consentirà più di rispettare quanto affermato i questi anni da più voci, ovvero che lo spazio davanti alla Fortezza deve essere sistemato a piazza con giardino valorizzando le mura rinascimentali.
Per questo motivo, caro sindaco, dovresti spiegare alla città cosa è cambiato oppure abbattere quella costruzione».