Il progetto preliminare del parcheggio e della annessa galleria commerciale, così come presentato dai promotori del project financing, venne esaminato in sede di conferenza di servizi (nella quale erano presenti fra gli altri il Comune e la soprintendenza ai beni ambientali e architettonici) per la prima volta il 23 novembre 2001. Come previsto dalla legge, gli elaborati tecnici del progetto erano stati inviati almeno 30 giorni prima a tutti i soggetti interessati. A seguito delle prescrizioni contenute nel parere della soprintendenza, il progetto venne modificato eliminando la rampa elicoidale di accesso al parcheggio, che era posta al centro, e sostituendola con due rampe di accesso laterali.
La modifica era necessaria per permettere il rispetto della richiesta, espressa dalla soprintendenza nel suo parere, di "recuperare l'immagine del giardino romantico progettato dal Poggi". Il 3 aprile 2002 il progetto definitivo, che conteneva questa modifica, venne esaminato in una nuova conferenza di servizi. Come in precedenza, gli elaborati tecnici del progetto erano stati inviati almeno 30 giorni prima a tutti i soggetti interessati. La conferenza si concluse con l'approvazione del progetto definitivo.
Da parte della soprintendenza, in questa occasione l'unica prescrizione fu quella di limitare la larghezza dei due accessi laterali al parcheggio portandola da 10 a 5 metri; prescrizione puntualmente recepita. Una serie di approfondimenti tecnici successivi hanno poi portato alla eliminazione del terzo piano interrato del parcheggio, senza peraltro produrre modifiche né alla quota né alla sistemazione superficiale del giardino. Infatti le quote della copertura del parcheggio, con il previsto giardino, sono rimaste inalterate sia nel progetto preliminare, sia in quello definitivo, sia nell'esecutivo sulla base del quale 'Firenze mobilità' sta portando avanti i lavori.
La Coalizione Cardini chiede formalmente al Sindaco Leonardo Domenici:
1) di presentare le sue scuse per aver causato uno scempio simile ad uno dei monumenti più significativi della città;
2) di revocare immediatamente la delega all'Assessore Gianni Biagi per la sua attività e per le improvvide dichiarazioni con cui ha cercato di mascherare la bella impresa.
Ricordiamo al Sindaco che per dichiarazioni avventate sugli extra-comunitari, è stato ben capace di licenziare un suo Assessore, precisamente Stefano Bruzzesi.
3) revochi l'assunzione dell'Ing. Di Benedetto, ex-dirigente Fondiaria, che ha partecipato per il Comune alla conferenza dei servizi, in cui è stato deciso lo scempio;
4) si impegni a smantellare subito ciò che è stato costruito.
Al Prof Domenico Valentino chiede di prendere atto di aver commesso un errore, di impegnarsi a rimediarlo nel migliore modo possibile o almeno di fare onorevole ammenda.