Un percorso per permettere ai non vedenti di conoscere attraverso il tatto l'evoluzione del gusto e delle fogge degli abiti del Settecento e dell'Ottocento. Da oggi è possibile, grazie all'iniziativa 'Toccare per conoscere', che è stata presentata stamani a Palazzo Pitti alla presenza del presidente provinciale dell'Unione Italiana Ciechi Antonio Quatraro, del Soprintendente Antonio Paolucci e della coordinatrice del progetto, realizzato dalla Sezione Didattica della Soprintendenza speciale per il polo museale, Maria Paola Masini.
Tutti i non vedenti e ipovedenti interessati potranno quindi fissare un appuntamento per una visita guidata, la mattina, dal lunedì al venerdì.
Il percorso si svolge attraverso una serie di modellini, realizzati dalla restauratrice Maria Rita Casarosa Guadagni, che si ispirano ad abiti del 700 ed 800, e un campionario di stoffe che permettono di ripercorrere attraverso il tatto la storia del costume, oltre che di percepire le caratteristiche tecniche di tessuti come il damasco, il broccato, il raso, il velluto.
I tessuti utilizzati per vestire le sagome in legno realizzate da Giuseppe Montagna, della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale fiorentino, non sono ovviamente quelli originali. Si tratta invece di stoffe ad imitazione di quelle antiche che sono state donate dalla ditta Rubelli Spa, tramite la sig.ra Claudia Casamassima, responsabile del negozio fiorentino. "E' grazie alla loro sensibilità e generosità che abbiamo potuto realizzare i modellini, il campionario dei tessuti e l'abito settecentesco", ha affermato Maria Paola Masini, ricordando che "il progetto 'Toccare per Conoscere' costituisce l'ultima iniziativa, in ordine di tempo, che la Sezione Didattica intraprende per promuovere le possibilità di fruizione del patrimonio dei musei statali da parte dei non vedenti e degli ipovedenti".
Il percorso è completato da materiale didattico che può essere utilizzato come introduzione all'argomento o come verifica finale: si tratta di un libretto realizzato anche in braille.
Presenta una serie di schede che illustrano le fasi più significative dell'evoluzione della moda femminile e maschile dalla seconda metà del Settecento alla prima metà del Novecento.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente Provinciale dell'Unione Italiana Ciechi Antonio Quatraro: "La moda, nel suo sviluppo storico, rappresenta una fonte di arricchimento, sia dal punto di vista culturale, sia come opportunità di stare al passo con gli altri. L'idea di fornire anche ai non vedenti una panoramica dell'evoluzione dell'abbigliamento viene incontro a questa esigenza.
A Firenze però è stato fatto qualcosa di più. Oltre a produrre una pubblicazione in Braille e su audiocassetta, o in lettere ingrandite per chi vede poco, è stata realizzata una piccola serie ragionata di manichini, riproducendo sia le fogge dei vestiti, sia i tessuti. I non vedenti, amanti di tutto ciò che si può esplorare con le dita, hanno così l'opportunità di avvicinarsi e di toccare gli esemplari di cui si parla nella piccola pubblicazione. Per noi si tratta di un'eccezionale occasione di arricchimento".