Firenze, 26 maggio ’04- “Una rete regionale per gestire con migliori sinergie i beni culturali e ambientali della Toscana e una defiscalizzazione degli investimenti per le aziende e gli operatori che investono in attività culturali” è la proposta lanciata da Cispel Confservizi Toscana in occasione della presentazione del Rapporto Annuale 2004 di Federculture, tenutosi stamani a Firenze a cui hanno partecipato Roberto Grossi, segretario generale di Federculture, Simone Siliani, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Giorgio Van Straten, Soprintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Mariella Zoppi, assessore alla cultura della Regione Toscana.
Alfredo De Girolamo, presidente Cispel Confservizi Toscana (l’associazione regionale che associa 185 aziende di servizio pubblico con oltre 14.000 addetti e più di 2100 milioni di euro di fatturato) ha spiegato infatti che “la realizzazione di un sistema informativo intelligente sulle attività di gestione dei
beni culturali e ambientali valorizzerà l’offerta della Toscana .
Anche il Patto Regionale per lo sviluppo e l’occupazione, recentemente siglato dalla Regione Toscana e dalle categorie economiche e sociali, introduce per il settore culturale importanti possibilità per progetti di questo tipo e riteniamo – ha continuato De Girolamo – che la cultura potrà essere uno dei motori dell’economia toscana dei prossimi anni. Il Progetto di Federculture Toscana sarà quello di mettere in rete le Istituzioni, le Fondazioni, gli operatori culturali, le Agenzie Provinciali per il Turismo per attivare sinergie strategiche per il settore.
Proporremo che vengano attuati anche nuovi sistemi di agevolazione fiscale regionali affinché le aziende che vogliono finanziare lo sviluppo della cultura possono ottenere ulteriori sgravi contributivi; aziende ed enti, infatti che non hanno come core business quello culturale, come molte aziende di servizio pubblico del nostro sistema, potrebbero finanziare il settore con erogazioni liberali.”
L’art. 38 della Legge 342 del 2000 prevede infatti sgravi fiscali, che potrebbero essere maggiorati da analoghe iniziative regionali; i dati del Rapporto Annuale parlano chiaro: la Toscana è al 6° posto in Italia per numero di imprenditori mecenati (33 con 532.000 euro) dimostrando che non siamo affatto una regione attenta da questo punto di vista; un provvedimento legislativo regionale ad hoc potrebbe meglio incentivare le politiche di investimento nel settore culturale.
La “Villa Medicea di Careggi” avrà una destinazione museale e documentaria, integrata nel sistema delle ville medicee.
Lo ha deciso il Consiglio regionale, approvando uno specifico progetto di conservazione, restauro e valorizzazione del complesso immobiliare. Le ville medicee, edifici monumentali costruiti nel territorio intorno a Firenze dalla famiglia Medici nella seconda metà del secolo XV e nel XVI, fino alle successive espansioni ducali e granducali, costituiscono un vero e proprio sistema territoriale, integrato con i palazzi che in città erano sede del potere. Il complesso di residenze medicee nel territorio toscano rappresenta uno dei più insigni sistemi ed esempi di irradiazione sul territorio della vita di corte delle più importanti famiglie italiane del Rinascimento.
“Le ville medicee si caratterizzano per la prevalente proprietà e destinazione pubblica, quali sedi di istituzioni culturali prestigiose – ha ricordato Lucia Franchini, presidente della V Commissione - da qui gli interventi di conservazione e restauro della “Villa Medicea di Careggi”, attualmente sede degli uffici dell’Azienda sanitaria, per recuperarla ad una più congrua destinazione museale e documentaria”. Gli interventi, che saranno concordati con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, il Paesaggio, il Patrimonio Storico Artistico per le Province di Firenze Pistoia e Prato, saranno oggetto di intese istituzionali nell’ambito del nuovo accordo di programma quadro, per il settore dei beni e delle attività culturali.
Inoltre il Consiglio ha impegnato la Giunta a riferire, entro 180 giorni, sullo stato di attuazione del progetto. Nelle dichiarazioni di voto la consigliera Giuliana Baudone si è detta d’accordo sul progetto, ha domandato se la Villa è già stata acquistata ed ha annunciato l’astensione tecnica. L’assessore Mariella Zoppi ha precisato che la Giunta ha già deliberato l’acquisto ed ha già avviato alcune verifiche per l’intervento, anche se per arrivare al Museo sarà necessario qualche anno.