“Politiche Sociali e Società della Salute” è il tema che verrà affrontato nel convegno, organizzato da CNA Firenze con il patrocinio del Comune di Firenze per Venerdì 28 maggio prossimo, con orario 10 – 13, nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio.
Il programma prevede, dopo il saluto del presidente provinciale CNA Firenze, Mauro Fancelli, le relazioni del vice presidente CNA Firenze, Rossano Cioppi, e dell’assessore alle Politiche Socio Sanitarie del Comune di Firenze, Graziano Cioni; seguiranno gli interventi del coordinatore Servizi Sociali ASL 10, Saverio Fontanelli, e dei presidenti FNAP – CNA Firenze e Toscana, Mauro Tempesti e Enzo Bonci; le conclusioni saranno a cura del direttore CNA Firenze, Luigi Nenci.
(FNAP- CNA: federazione nazionale artigiani pensionati soci CNA)
Sanità e servizi socio sanitari efficienti, standard formativi elevati, rete di relazioni con le nuove forme di volontariato e con le strutture no profit consolidate, sono i fondamentali sui quali si costruisce una realtà locale coesa e si danno al contempo gli elementi di base sui quali attuare politiche di crescita e di sviluppo economico realmente efficaci e durature.
“La CNA – dice il presidente Fancelli - guarda al tema dello Stato Sociale anche da questa ottica.
La situazione economica, come tutti sanno, è contrassegnata da estrema difficoltà; le possibilità di ripresa a breve termine sono piuttosto problematiche ed in ogni caso il contesto nel quale le imprese operano è contrassegnato da grande incertezza. Ebbene, tutto ciò detto, la revisione degli ammortizzatori sociali, la riforma del sistema pensionistico, la nuova configurazione del mercato del lavoro emersa dalla “ riforma Biagi “, sono tutti aspetti a nostro giudizio determinanti per delineare le migliori opportunità possibili per lo sviluppo della piccola impresa”.
“Sicuramente –continua il presidente Fancelli- esiste un problema di rapporto con la fiscalità generale, troppo presa dalla gestione corrente e non ancora in grado di proporre un nuovo patto di cittadinanza a cittadini ed imprese, improntato alla logica della equità del prelievo ed alla efficienza della redistribuzione, in nome del quale si possa efficacemente operare per una riforma dello Stato Sociale.
Perché di riforma vi è bisogno, anche se, al momento, non mi sembra di vedere le volontà politiche giuste e la convergenza di visioni strategiche da parte di tutti gli attori sociali interessati, perché si possa procedere speditamente in questa direzione”.
“ La CNA, che associa artigiani e piccole e medie imprese, ed anche ex imprenditori oggi pensionati –conclude il presidente CNA Firenze- ha già costituito anche a Firenze l’Area Sociale per seguire le problematiche degli associati in quanto cittadini, quindi fruitori di prestazioni e servizi”.