«Se verrà costituita una società per azioni per la gestione del parco delle Cascine siamo pronti a scommettere che i privati arriveranno solo in cambio di una gestione finalizzata a realizzare buoni profitti. E i buoni profitti si fanno affittando aree, assegnando concessioni, introducendo attività commerciali, programmando manifestazioni che fanno cassa». E' quanto ha dichiarato la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri. «Sembra una moda - ha aggiunto la capogruppo di Rifondazione - ma tutte le volte che nella giunta di Palazzo Vecchio si parla di una attività gestita dal pubblico s'alza qualcuno a proporre il trasferimento della gestione ad una società per azioni.
Solo così, si sostiene, possono arrivare soldi dai privati. E a chi s'azzarda a dire che, di solito, i privati non entrano in spa per filantropia ma per realizzare il profitto medio, scatta, immediata, l'accusa della posizione ideologica. L'ultima trovata di Palazzo Vecchio è assegnare la gestione del parco delle Cascine ad una spa. Perché, si dice, i privati potrebbero portare i soldi, che non ci sono: mancano, perfino, per la manutenzione del parco. Noi siamo contro questa ipotesi - ha concluso la Sgherri - anche noi, come Papini dei Verdi, abbiamo visto i parchi dei Renai e del Bilancino gestiti da società per azioni.
Ci basta e avanza, senza contare che le Cascine non sono un invaso sbagliato».(mr)