Il Tavolo di lavoro sul carcere indice per il 22 febbraio, alle ore 16,30 , un presidio in via Cavour, davanti alla Prefettura di Firenze, per chiedere un indulto vero e generalizzato. "Dentro e Fuori le mura" considera l'indulto, più che un atto di perdono, una necessità per cominciare a risolvere i problemi del carcere e di chi vi è dentro da anni. "Dentro e Fuori le mura" non accetta inganni come l'indultino, e ancora una volta fa sentire la sua voce a favore di chi in carcere vive condizioni "contrarie al senso di umanità", in violazione del dettato costituzionale (articolo 27 della Costituzione) e si batte per ottenere un vero indulto.
"Dentro e Fuori le mura" denuncia che con le leggi di emergenza sono molti i condannati a lunghe pene, tanti dei quali, da oltre 20 anni, non sono mai usciti da un carcere. "Dentro e Fuori le mura" chiede (così da tradurre in forme concrete l'atto di coraggio chiesto da tre anni anche dal papa) che l'indulto sia esteso a tutti i detenuti e per tutti i reati e cioè che esso sia generalizzato. "Dentro e Fuori le mura crede che combattendo dal basso le ragioni che producono la marginalità si possa vivere in una società senza reati e senza carceri: a misura di uomo.
Promuovono: Adelfi, Arci, Cpa Fi-sud, Comunità di base dell'Isolotto, Fuori Binario, Gruppo Istituzioni Totali del Social Forum Firenze, L'Altro Diritto, Associazione Pantagruel, Per l'Altro, Quartiere 4 di Firenze, San Vincenzo de' Paoli. Il prossimo appuntamento è già previsto per l'8 marzo con corteo nel centro cittadino di Firenze con concentramento alle ore 15 in piazza San Marco.(