Si stringono i tempi per cercare un accordo per la fusione tra Sai e Fondiaria, ma l'unico elemento di novita' di ieri e' stata la
visita di Salvatore Ligresti all'Isvap. Sempre ieri in programma un incontro tra il presidente dell'ISVAP Giannini ed il presidente della Consob Luigi Spaventa.
"A pochi giorni dall'assemblea annuale della Fondiaria che si svolgerà il prossimo 30 maggio -spiegava ieri Il Sole24Ore- il vertice della Sai ha di fronte a sé ancora due opzioni. Quella di una fusione con la compagnia fiorentina o, in alternativa, quella di esercitare le opzioni call in suo possesso e rilevare dai cinque nuovi azionisti della Fondiaria la partecipazione del 29,9% che ha dirottato loro alcuni mesi fa per chiudere le pendenze con Montedison , con il quale aveva stipulato l'originario contratto di acquisto.
Poichè la Fondiaria possiede da tempo una quota del 5% in Sai i cinque nuovi soci, se fossero considerati meri rappresentanti della compagnia torinese, non potrebbero votare alla prossima assemblea.
C'è incertezza sul comportamento che terrà la Consob, se si pronuncerà prima della riunione degli azionisti (com'è avvenuto sui dubbi riguardanti l'Opa) oppure, semmai, soltanto successivamente utilizzando il potere d'impugnativa che il testo unico dei mercati finanziari le assegna in materia di incroci".