«India e Pakistan riprendano il dialogo e risolvano pacificamente i loro contrasti». A lanciare l'appello un gruppo di giovani pachistani ed alcuni coetanei indiani che in questi giorno sono stati ospitati a Loppiano, in provincia di Firenze, per partecipare al "Forum interreligioso dei ragazzi per la pace". I pachistani sono provenienti dalla regione del Punjab mentre i giovani indiani fanno parte della comunità ghandiana "Shanti Asram" ed oggi pomeriggio, insieme ad altre centinaia di ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, hanno partecipato, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla cerimonia conclusiva del forum.
«Siamo sconvolti dalle notizie che arrivano dalla nostra terra - hanno confessato i ragazzi - c'è addirittura il rischio di un conflitto nucleare. In questi giorni passati insieme abbiamo capito che è possibile costruire insieme un mondo di pace, sradicare l'odio e le vendette, per vivere in fraternità tra cristiani, ebrei, musulmani, buddisti, indù, sikhs». A Loppiano indù, buddisti, cristiani, musulmani si erano dividisi in vari gruppi di lavoro, guidati da esperti, per approfondire in quali modi costruire concretamente la pace: nei rapporti tra le culture e le generazioni, nello sport, nella dimensione scolastica e formativa, nel campo della solidarietà promuovendo una "cultura del dare" contrapposta a quella dell'avere, nel campo dei mass media, della musica e della cultura giovanile.
Uno dei progetti lanciati dal forum è "Schoolmates", i gemellaggi fra le scuole di tutto il mondo, al costo di un euro al mese, per diventare compagni di banco da una parte all'altra del globo e favorire lo scambio tra culture, lanciata anche via internet. In questi giorni sono già arrivate, al sito www.lascialatuaimpronta.net oltre 4000 adesioni da 74 paesi. «E' importante - ha detto il Sindaco Leonardo Domenici intervenendo nel Salone dei Cinquecento - che tanti giovani di diverse religioni si incontrino per discutere e preparare la pace.
Firenze li ospiterà sempre, la nostra città è messaggera di pace: questo è un tratto distintivo della sua storia, un riconoscimento conferito dalle Nazioni Unite, un impegno che la città porta avanti quotidianamente anche con iniziative concrete per promuovere il dialogo e l'incontro. Proprio dalle città, dalle realtà urbane possono crescere nuove forme dirette di assistenza, di aiuto materiale allo sviluppo e alla copereazione». Durante la cerimonia conclusiva, alla quale hanno partecipato anche il Presidente della Regione Claudio Martini e della Provincia Michele Gesualdi, è stato consegnato il "Premio Ragazzi per la Pace" al reverendo Miyamoto, Presidente del Movimento buddista Myochikai, promotore della prima "Conference of children for Coming Generation".(mr)