FIRENZE- Un progetto regionale per il sistema moda, che affronterà tutte le questioni aperte per l’intera filiera produttiva e sulle quali sarà avviato rapidamente un confronto con categorie economiche, soggetti sociali e istituzioni dei territori coinvolti. Lo ha annunciato ieri l’assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna rispondendo all’appello lanciato dagli industriali pratesi in seguito alla crisi del settore tessile. “E’ un progetto cui dobbiamo mettere mano in tempi rapidi, perché sarebbe colpevole trovarsi ad affrontare queste tematiche il 31 dicembre del 2005, data in cui scadrà l’accordo internazionale multifibre”.
La Regione, spiega l’assessore, non affronta queste questioni per la prima volta ma, da tempo, ha messo in campo strumenti e risorse per consentire un consolidamento e un salto di qualità dei distretti.Fra i temi ineludibili, quello dell’innovazione. “Con un valore che nel 2000 è stato pari a 40 mila miliardi di vecchie lire e un peso pari di circa il 40 per cento dell’export complessivo regionale - osserva Brenna - il sistema moda è senza alcun dubbio discriminante per l’economia toscana.
E’ un sistema fortemente innovativo e solo in apparenza maturo e ancorato alla tradizione”.
Su questa capacità innovativa è necessario puntare. Non a caso, spiega l’assessore, la Regione ha deciso, coinvolgendo anche le istituzioni, gli enti di ricerca, l’università, le parti sociali, di dare un fattivo sostegno non più all’offerta di innovazione ma di intervenire direttamente sulla domanda e, in particolare, di finanziare i progetti e la qualità. Lo ha fatto destinando a interventi innovativi circa 250 milioni di Euro in sei anni.
“Solo un sistema fortemente innovativo potrà contrastare efficicacemente problemi come quello delle falsificazioni. Solo con un sostegno selettivo alle certificazioni, sia di prodotto che di processo, sarà possibile contrastare fenomeni come il dumping sociale e legislativo”. Un tema, quello delle certificazioni, che sta particolarmente a cuore alla Regione Toscana che ha inserito, ricorda l’assessore Brenna, prima regione in Europa, all’interno del Documento unico di programmazione dell’Obiettivo 2, una misura specifica per un ammontare complessivo di oltre 30 milioni di Euro di contributi a sostegno delle spese delle imprese per dotarsi, fra le altre, anche della certificazione di responsabilità sociale.
Incentivi sono previsti anche per favorire l’adozione di certificazioni ambientali (Emas, Iso, ecc) mentre, in generale, è stato creato un sistema di premi e privilegi per l’accesso a contributi e incentivi regionali a favore delle aziende certificate.
Quanto a un altro problema sollevato dai tessili dell’area pratese, quello dei campionari, Brenna afferma che “è necessario trovare una soluzione innovativa perché ogni tipo di sostegno ai campiponari è considerato dall’Unione Europea come alterazione della concorrenza.
Il problema è già stato posto da parte della Toscana e a nome delle altre regioni al Tavolo nazionale della moda e non potrà che essere risolto con l’intervento e risorse significative da parte del governo centrale”.
Con la rapida messa in cantiere del progetto mirato per il sistema moda la Regione conta di rafforzare, conclude Brenna, “la generazione di valore all’interno dei distretti e in tutta la filiera, privilegiando la qualità che il made in Tuscany può generare”.