Il punto sul Sistema bibliotecario in un convegno organizzato dall'AIB alla Sala delle Conferenze della Provincia di Grosseto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 maggio 2001 15:25
Il punto sul Sistema bibliotecario in un convegno organizzato dall'AIB alla Sala delle Conferenze della Provincia di Grosseto

"Il Sistema bibliotecario provinciale ha ben 122.312 record catalografici. Significa che ogni utente della Rete ha a disposizione questo patrimonio librario che, se non disponibile nella biblioteca in cui si trova, potrà consultare nel giro di un giorno. Da circa un mese, infatti, nei dodici Comuni che hanno aderito al Sistema, è stato organizzato un servizio di corrieri postali in grado di recapitare nel giro di 24 ore il testo richiesto". Lo ha spiegato il dottor Valerio Fusi della Biblioteca comunale di Grosseto nel corso del convegno "Le reti documentari: servizi e professionalità", insistendo su un concetto, a suo parere, fondamentale: "La promozione alla lettura è importante, ma quello che conta è anche fare la promozione dei servizi che la biblioteca offre.

Questa, infatti, non deve essere più intesa solo come un luogo silenzioso dove dedicarsi alla lettura e alla consultazione scientifica, ma anche come un centro di distribuzione dell'informazione e di comunicazione".
La giornata di studio, in corso oggi nella sala delle conferenze di Palazzo Aldobrandeschi, è stata organizzata dall'AIB (Associazione italiana bibliotecari) in collaborazione con la Rete bibliotecaria provinciale di Grosseto e la Provincia, fa seguito alla prima Conferenza delle reti bibliotecarie regionali, che si è tenuta a gennaio.
"Questo convegno vuole essere un momento di verifica, di appoggio e di diffusione _ ha spiegato il presidente regionale dell'AIB Massimo Rolle non a caso siamo partiti proprio da una provincia decentrata e con problemi rilevanti, come scarsi investimenti da parte delle istituzioni, scarsi servizi e scarso patrimonio in termini di biblioteche, che, però, è riuscita comunque nel giro di poco tempo a portare avanti una sfida impegnativa riuscendo a realizzare un Sistema bibliotecario provinciale che conta già 12 comuni".
Ne fanno parte le biblioteche comunali di Grosseto, Follonica, Scarlino, Massa Marittima, Magliano in Toscana, Manciano, Gavorrano, Orbetello, Roccastrada, Arcidosso, Sorano.

La rete utilizza allo scopo il data-base informatico di catalogazione direttamente dalla propria sede tramite internet. Tali dati confluiscono poi nel data-base generale cumulativo e sono immediatamente disponibili in rete; ogni singola realtà, anche se molto piccola, possiede così una sua home-page personale con i record del proprio catalogo. La biblioteca Chelliana svolge le funzioni di centro di sistema; il catalogo centralizzato permette anche l’avvio di protocolli per il prestito interbibliotecario in modo tale da consentire un rapido scambio di documenti tra le varie biblioteche aderenti al sistema.
"Questi risultati danno la chiara sensazione di un'inversione di tendenza da parte della Provincia e dei Comuni nelle politiche di spesa ha continuato Massimo Rolle .

C'è, comunque, ancora molto da fare. In primo luogo dotare queste biblioteche di figure professionali preparate e continuamente aggiornate".
"Questa giornata di studio serve, in primo luogo, per fare il punto della situazione sulla Rete provinciale delle biblioteche, ormai inserita a pieno titolo tra le reti provinciali della Regione Toscana ha spiegato l'assessore alla Cultura Maria Rita Bramerini. Nata dal coordinamento di 12 comuni del territorio, in linea con quanto stabilito dalla legge 35 del '99, essa rappresenta una sfida importante e, secondo quanto sostengono gli operatori del settore, vincente.

Ha, infatti, permesso di mettere a confronto le realtà bibliotecarie più significative della provincia collegandole in rete e di attivare risorse che altrimenti i singoli Comuni non sarebbero stati in grado di ottenere. Ovviamente c'è ancora molto da fare, l'obiettivo è, infatti, quello di raggiungere risultati in linea con gli standard regionali e nazionali".
"Per poter andare avanti, ma soprattutto continuare sempre più a migliorare la qualità del servizio offerto _ ha continuato l'assessore Bramerini _ il sistema bibliotecario provinciale presuppone una cooperazione a livello tecnico e politico.

Ma non solo, sarà sempre più necessario investirvi risorse, far collegare alla rete anche quei Comuni del territorio che non dispongono di servizio bibliotecario così da garantirlo a tutti i cittadini e consentire l'accesso in rete ai patrimoni documentari privati".
Nella seconda parte del convegno, nel pomeriggio, saranno affrontate le problematiche inerenti la figura del Bibliotecario di ente locale alla luce delle novità introdotte dalla contrattazione decentrata.

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