Claudio
Martini sara' nella capitale bosniaca domani per partecipare alla
presentazione del progetto -elaborato dall'architetto Renzo Piano- del
futuro museo di arte contemporanea Ars Aevi. Il progetto e' patrocinato
dall'Unesco e dal Consiglio d'Europa, vede tra i partner anche il Centro
Luigi Pecci di Prato ed e' destinato a diventare sede stabile per le tante
opere donate da artisti contemporanei come Kuonellis, Kosuth, Buren,
Kapoor, Pistoletto, Vedova.
Renzo Piano ha progettato il primo padiglione del futuro museo che
ospitera' la collezione Ars Aevi e sorgera' sulle rive della Miljacka,
accanto al Museo Nazionale.
In attesa della realizzazione dei lavori e' stato allestito un deposito espositivo, che verra' inaugurato sabato, nell'ex museo della rivoluzione. Finora infatti si trattava di un museo virtuale dell'arte contemporanea: una impressionante collezione di opere d'arte senza un luogo fisico dove fosse possibile esporle. L'inaugurazione di domani prevede una introduzione di Bruno Cora', direttore del Museo Pecci di Prato e gli interventi di Claudio Martini e Renzo Piano. Sara' presente anche Walter Veltroni in qualita' di membro del Parlamento Europeo.
Quello tra la Toscana e Sarajevo e' un rapporto che dura da vari anni.
Terminata la guerra una azienda fiorentina, la Siscam, ha fornito
apparecchiature per realizzare le cartografie distrutte nel corso del conflitto
e favorire cosi' l'opera di sminamento e ricostruzione.
La Regione e il Comune di Firenze hanno promosso nel 1996 il progetto
"Cento artisti per Sarajevo", che prevede la ricostruzione della biblioteca
della capitale bosniaca e la realizzazione di un CD rom con le opere degli
artisti per la pace.
Nel 1998 i rappresentanti del cantone di Sarajevo sono stati ricevuti presso la sede della giunta regionale per dare avvio operativo alla progettazione del centro internazionale per l'arte contemporanea Ars Aevi. La Regione Toscana e' tuttora impegnata nell'ambito del piu' complessivo progetto "Ricostruire i ponti nei Balcani" in numerose iniziative di cooperazione e sostegno allo sviluppo di quell'area. Tra queste e' stato costituito nella primavera scorsa un network di cooperazione tra le citta', al quale hanno aderito tra gli altri la Regione Istria (Croazia), il cantone di Sarajevo, le citta' di Scutari (Albania), Mostar (Bosnia), Skopje (Macedonia) e Kraguievac (Federazione Jugoslava), oltre alla Regione Toscana e ai comuni di Carrara e Montale.
In quest'ambito nel mese scorso oltre cento studenti di Sarajevo, di tutte le etnie, sono stati ospitati da famiglie di Scandicci.