Inaugurerà la nuova sala per le esposizioni temporanee della Galleria dell'Accademia a Firenze. I nuovi locali per le esposizioni temporanee della Galleria dell'Accademia ospiteranno un evento unico e senza precedenti: la più ampia concentrazione di opere di Giotto e della sua bottega.
I risultati emersi dagli studi degli ultimi cinquant'anni intorno alla figura di Giotto danno modo, oltre che di apprezzare per la prima volta dal vivo alcune opere di recente attribuzione, di riscrivere problematiche critiche importanti della storia dell'arte.
Un viaggio nell'opera di Giotto, supremo innovatore della pittura Occidentale, culmine e insieme punto di arrivo e di partenza , che cade settecento anni dopo la sua attività artistica a Roma, in occasione del Giubileo di Bonifacio VIII del 1300.
La mostra è l'occasione, per il grande pubblico e per gli studiosi, di ammirare non solo alcuni tra i suoi capolavori più importanti, ma anche opere sconosciute o di recente attribuzione provenienti da Firenze, dall' Italia, da collezioni private e da importanti musei stranieri (New York, Boston, San Diego, Strasburgo, Stoccarda).
E' il caso, ad esempio, dei resti di affreschi staccati dalla cappella maggiore della chiesa di Badia, custoditi da anni nei depositi della Soprintendenza fiorentina e destinati, dopo la mostra, all'ubicazione originale.
Così come le due tavole della Galleria di Stoccarda, raffiguranti 23 e 21 scene dell'Apocalissse, proposte per la prima volta come opere autografe di Giotto.
Capolavori questi, inseriti in un percorso filologico della mostra che espone, fra le altre opere, la Madonna con Bambino della Pinacoteca di Castelfiorentino, il Polittico di Santa Reparata, il Crocifisso della chiesa di Ognissanti, il Santo Stefano del Museo Horne di Firenze, il polittico della Pinacoteca Nazionale di Bologna, la cuspide del polittico della Cappella Baroncelli in Santa Croce a Firenze, conservato nel Museum of Art di San Diego (California), la Crocifissione del Museo di Strasburgo e la Madonna con Bambino in trono, angeli, San Giovanni e San Francesco, con le sette Virtù, di una collezione privata di New York, riunite queste due ultime per la prima volta per verificare se in origine facessero parte di un dittico.
La mostra che fa parte delle manifestazioni programmate per il Giubileo del Duemila, è organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Soprintendenza per i Beni Arttistici e Storici delle Provincie di Firenze, Pistoia e Prato e dalla Galleria dell'Accademia in collaborazione con Firenze Musei, e sarà inaugurata Lunedì 5 Giugno e aperta al pubblico da Martedì 6 Giugno a Sabato 30 Settembre.
giovedì, 21 novembre 2024 - 15:19