Grazie all’azione sinergica coordinata dalla Diocesi in collaborazione con la Sovrintendenza ai beni artistici e architettonici, con la Provincia, e con il Comune è stato inaugurato il restauro dell’elegante chiostro e di vasta porzione dell’ala del complesso che si affaccia su piazza San Francesco. Al piano terra di questo spazio, in coincidenza con il Giubileo, è stato realizzato un punto ristoro con cinquanta coperti destinato all’accoglienza dei pellegrini. I restauri sono stati presentati dal vicario generale delle diocesi, monsignor Eligio Francioni, che ha sottolineato l’impegno – da parte della Chiesa pratese – di custodire e valorizzare l’enorme patrimonio dei beni culturali che da secoli le è affidato.
I diversi interventi sono stati presentati dall’architetto Riccardo Dalla Negra, da Maria Teresa Colomo e da Isabella Lapi Ballerini della Soprintendenza ai Beni artistici e Archi-tettonici. Sono intervenuti il presidente della Provincia, Daniele Mannocci, la vicepresidente dell’ente, Gerardina Cardillo e l’assessore alla Cultura del comune di Prato, Giusep-pe Vannucchi. E’ stata un’azione di squadra che ha coinvolto diversi soggetti a permettere il com-plesso di restauri che supera il miliardo e mezzo di lire, ha spiegato don Emilio Riva, par-roco di San Francesco.
L’intervento più consistente è senz’altro quello che riguarda la facciata, il tetto e i locali al piano terra dell’ala che si affaccia sulla piazza. su cui sono stati impegnati circa un miliardo e 200 milioni. La vicepresidente della Provincia, Gerardina Cardillo, ha ricordato che grazie alla determinazione dei diversi soggetti la Commissione nazionale per il grande Giubileo ha inserito questo intervento accordando un finanzia-mento di circa 544 milioni. I lavori hanno visto il contributi della Provincia (100 milio-ni), dell’istituto bancario Cariprato (100 milioni), della Fondazione Ente Casa di risparmio (100 milioni), della diocesi e della parrocchia (366 milioni).
Tra i progetti della diocesi – ha annunciato monsignor Francioni – c’è ora quello di recuperare interamente quest’ala del complesso e di realizzare ai piani superiori dell’edificio una struttura di accoglienza per donne con 35 posti letto. Il Chiostro di San Francesco è uno spazio suggestivo e singolare. “E’ un luogo straordinario di memorie”, ha affermato l’architetto Riccardo Dalla Negra. Qui sono stati restaurati gran parte delle lapidi in marmo che vanno dal ‘300 ai primi anni del ‘900.
Per l’intervento sono stati impegnati circa 150 milioni (100 del Comune di Prato e 50 dell’ente Cassa di risparmio). Al restauro hanno contribuito anche le consorti Rotariane e l’Associazione Fabrica. Intanto prosegue l’intervento di restauro della Cappella Migliorati che si affaccia sul chiostro. Gli affreschi trecenteschi di Niccolò Gerini sono stati presi in affidamento da qualche anno dalla Provincia che conta di completarne il recupero entro il 2000. L’intero intervento avrà un costo di circa 300 milioni.