La finale si disputerà alle 16.00 di sabato prossimo al Campo militare e sarà preceduta da quella per il terzo e quarto posto fra Rossi e Verdi.
«Le regole introdotte quest'anno - ha sottolineato l'assessore Giani che ha la delega per le tradizioni storiche fiorentine - ci hanno fatto centrare due obiettivi importanti: esaltare l'aspetto tecnico del calcio storico e, soprattutto, valorizzare nuove energie che offriranno ulteriori motivazioni in vista del torneo di giugno». «L'individuazione di alcuni giovani talenti - ha poi spiegato Giani - è un ulteriore stimolo al rinnovamento».
Alle finali di sabato si spera di bissare il successo di pubblico del 19 febbraio. «Quel giorno sugli spalti - ha detto Giani - c'erano almeno 5 mila spettatori, tutti fiorentini. Questo è indice di quanto il calcio storico sia radicato nella città». «Tutti questi elementi positivi - ha rilevato l'Assessore - ci permettono di sciogliere ogni riserva sul torneo di giugno: le squadre hanno ritrovato la loro identità».
Alla squadra vincente verrà consegnata la riproduzione della statua della Vittoria di Fidia, alle altre targhe e pergamene.
«Si tratta di un ritorno alla tradizione primitiva - ha detto l'assessore Eugenio Giani - in quanto la prima partita venne giocata, con spirito beffardo, durante l'assedio di Firenze da parte delle truppe di Carlo V, nel 1530, proprio nel periodo di Carnevale. Dopo un'esibizione che fu fatta lo scorso anno al campo Padovani, quest'anno abbiamo deciso di fare un torneo che avrà, con l'edizione di quest'annno, l'albo d'oro e continuità di anno in anno. Fra l'altro per il campo Militare sarà l'ultima manifestazione di rilievo prima dell'abbattimento per far posto al nuovo stadio di atletica leggera».