Nate a Firenze un anno fa grazie al Progetto Horizon, danno lavoro a circa 35 persone tra ex disoccupati, operatori, disabili e normodotati. Nel primo anno di attivita' hanno realizzato un fatturato di oltre 200 milioni, aggiudicandosi commesse importanti da clienti di rilievo. Sono quattro cooperative sociali (occupano normodotati e disabili) operanti nel settore dell'informatica, della ceramica, della legatoria e della stampa, nate per iniziativa dell'Amig (Associazione malati gravi.
Il presidente Vannino Chiti ne ha visitato oggi una delle sedi fiorentine, rispondendo all'invito che gli avevano rivolto i dirigenti della stessa Amig.
Chiti e' stato ricevuto dal direttore dell'Associazione, Fabio Focardi, e dal vicepresidente, Silvestro Mitolo. Il presidente della Regione ha visitato le quattro cooperative Quella che si occupa di informatica ha realizzato numerosi CD-rom e lavora tra gli altri per il comune di Firenze, la Banca Popolare di Sondrio, il Monte dei Paschi e sta per firmare una convenzione con per curare l'aggiornamento del sito Web del Consiglio Regionale della Toscana. Tra i committenti della legatoria figurano la biblioteca Nazionale di Roma e la Laurenziana, oltre alla Giunti editrice.
La legatoria ha ricevuto incarichi dalla chiesa anglicana, dalla comunita' ebraica e da alcuni dei musei fiorentini per i quali vengono prodotti manufatti destinati ad essere venduti nei workshop. Rilevante anche la commessa ottenuta dall'Unicoop da parte della cooperativa che realizza oggetti in ceramica.
Ognuno dei soci delle cooperative ha frequentato un corso di formazione della durata di tre anni, acquisendo una notevole professionalita'. Interessante e' l'esperienza di telelavoro e di commercio elettronico, cioe' l'allestimento di un catalogo per la vendita di prodotti tramite Internet.
"Il progetto a cui stiamo lavorando -ha detto Focardi- e' quello di creare collegamenti in rete con altre piccole cooperative dello stesso tipo e dello stesso livello professionale".
Cio' che colpisce e' la capacita' di queste cooperative di essere competitive, cioe' di stare pienamente sul mercato in settori a forte competitivita'. "E' la prova - ha spiegato Mitolo - che spesso i disabili sono soltanto diversamente abili". Il presidente Chiti ha sottolineato che le attivita' sviluppate dall'Amig sono molto positive e dimostrano come le nuove tecnologie e l'attivita' produttiva possano dare occasione di affermazione e un ruolo a persone portatrici di handicap, che acquisiscono la capacita' di svolgere un lavoro e di stare pienamente sul mercato.
"E' encomiabile - ha concluso - che ci siano privati che hanno sviluppato un rapporto con le cooperative sociali. Ritengo che esistano spazi perche' anche le istituzioni pubbliche facciano altrettanto, stabilendo un rapporto sullo stesso piano, cioe' secondo logiche di mercato e non assistenziali. I soci delle cooperative dell'Amig lo meritano davvero per la professionalita' acquisita e per la qualita' dei loro prodotti".